Coy Mathias è una bambina di soli sei anni che negli ultimi sei mesi si è ritrovata a dover combattere la sua prima battaglia legale contro un atto discriminatorio da parte dell’istituto scolastico da lei frequentato.
Nata maschio, Coy, come raccontato dai suoi stessi genitori Jeremy e Kathryn Mathis attraverso i vari media a cui si sono rivolti, ha iniziato a mostrate il suo lato più femminile sin da quando aveva 18 mesi, propensione tramutatasi col tempo in insofferenza ed inadeguatezza verso tutto ciò che era maschile: abiti, giochi e persino compagnie.
Così, anche su consiglio medico, i genitori si erano infatti rivolti ad uno psicologo che consigliò loro di assecondare la bambina nel suo cambiamento, all’età di 4 anni la piccola venne identificata da tutti come una lei, risultando essere una bambina a tutti gli effetti, compresa la descrizione sul suo passaporto rilasciato dallo Stato del Colorado.
Al passaggio tra la scuola materna e la prima classe della scuola elementare però sono sorti i primi problemi discriminatori: l’Istituto da lei frequentato le vieta di utilizzare i bagni femminili, “consigliandole” l’uso di quello dei maschi oppure quello attrezzato per i bambini disabili.
“La scuola deve tener conto anche degli altri bambini – era stato riferito attraverso il consiglio d’istituto – dei loro genitori e del futuro impatto che un ragazzo con i genitali maschili che utilizza il bagno delle ragazze potrebbe avere”.
Tale divieto le viene imposto nel dicembre del 2012, imposizione che non tiene conto delle ripercussioni psicologiche alle quali gli altri bambini potrebbero sottoporre la bambina stessa, come ad esempio atti di bullismo o molestie.
Un divieto ritenuto dai genitori di Coy come discriminatorio e ostile tanto da intraprendere un’azione legale per diritti civili contro l’istituto nel mese di febbraio, venendo rappresentati da Michael D. Silverman del Legal Defense & Education Fund Transgender.
È la prima battaglia legale che la bambina di 6 anni intraprende affinché le vengano riconosciuti i suoi diritti, una battaglia il cui epilogo è stato reso noto ieri, domenica 23 giungo 2013.
Attraverso il portale del Times infatti è stato possibile apprendere che il Civil Rights Division di Colorado si è espresso a favore della piccola Coy Mathias consentendole di fatto di utilizzare la toilette femminile.
“Le scuole non devono discriminare i loro studenti – ha commentato la mamma di Coy, Kathryn Mathis – Tutto quello che volevo era che la scuola trattasse Coy al pari delle altre bambine”.