Cina e controllo delle nascite – il controllo delle nascite in Cina è una scelta politica discutibile ma adottata dal Governo oramai già da tempo, la scelta è pensata per fermare (o come più diplomaticamente sono solite dire le autorità cinesi per “controllare e contenere” il controllo delle nascite).
Il concetto teorico di controllo delle nascite è ex sé difficilmente coniugabile con uno stato di diritto che voglia farsi garante della libertà individuale e che voglia tutelare il diritto alla vita.
Una novità legislativa “moralmente discutibile e socialmente grave” si sta affacciando in Cina e coinvolgerà tutte le madri non sposate: il governo cinese ha proposto di imporre una multa sui figli nati fuori dal matrimonio.
Saranno multate tutte le donne che diverranno madri pur non essendo sposate. La multa ricadrà subito sulla donna, sarà erogata al momento stesso del parto e su ogni partoriente non coniugata.
Questa proposta di legge è scioccante, è un’idea choc quantomeno per un occidentale.
La notizia, riportata in italia dall’ANSA, è resa nota dal China Daily.
La proposta di legge è stata già pubblicata in rete, e sino al 7 giugno il governo raccoglierà, attraverso il web stesso, le opinioni dei cittadini invitati a commentare la suddetta proposta.
Le autorità cinesi fanno sapere che la commissione incaricata della redazione della legge terrà conto delle reazioni dell’opinione pubblica. Quello che non si comprende è come non si possa tenere nella debita considerazione la pericolosità insita in una simile legge: le donne potrebbero essere indotte a parti occulti, solitari e non assistiti a tutto danno della loro salute, ciò senza contare il ricorso all’aborto non come scelta di vita ma come estrema ratio e unico modo per aderire ad un sistema sociale assolutamente non liberale.