“Popular, trendy, fashion” sono queste alcune delle parole più diffuse e seguite dai giovani, in particolar modo dai teenager americani.
Spesso i ragazzi e le ragazze che non indossano abiti alla moda vengono derisi, identificati come “out” diventando così delle vere e proprie prede dei così detti bulli che li denigrano secondo quella che è una delle più discutibili “mode sociali” degli ultimi tempi.
Ed è basata proprio sulla tematica del bullismo la testimonianza di una mamma che ha cercato di impartire una punizione esemplare alla figlia accusata di insolenza dalle maestre della sua scuola.
L’intera vicenda è stata raccontata da Ally Olsen, originaria dello Utah e madre adottiva dell’11enne Kaylee, durante una puntata del programma televisivo mattutino della rete televisiva ABC “Good Morning America”.
Allertata dalle maestre che le hanno riferito di come la figlia tormentasse i propri compagni discriminandoli in base al loro abbigliamento, la signora Olsen ha dapprima cercato il confronto con la ragazza, cercando di farla ragionare su quanto fatto.
Purtroppo però l’esito del colloquio è risultato insoddisfacente tanto che, di comune accordo con Mark Lindstrom, padre di Kaylee, ha deciso di attuare la sua estrema punizione: chiedere alla figlia di mettersi letteralmente nei panni della compagna denigrata.
Così, dopo essersi recata in un mercatino dell’usato e aver acquistato orrendi e vecchi abiti spendendo circa 50 dollari, i due genitori hanno costretto la figlia ad indossarli per due giorni di seguito per andare a scuola.
Ovviamente i nuovi abiti dell’11enne hanno attirato l’attenzione degli altri bulli che hanno iniziato a sbeffeggiarla, azioni denigratorie che la stessa Kaylee ha definito “terribili”, facendola ricredere sul suo precedente comportamento.
“Sono ancora una persona normale – avrebbe dichiarato la ragazza alla corrispondente dell’emittente televisiva Cameron Mathison.– Non importa ciò che si indossa”.
“Ha imparato esattamente quello che volevamo insegnarle – ha affermato la matrigna – Non potremmo essere più felici.”
Di parere contrario invece alcuni specialisti di psicologia adolescenziale che hanno accusato la signora Olsen di aver attuato la soluzione sbagliata accusandola di aver così “allontanato da lei la ragazza, invece di indagare sui motivi che hanno generato il suo errore”.
Cosa ne pensate al riguardo?