Molte mamme sostengono che la maternità sia un istinto, la paternità invece solo un’attitudine.
Molti padri affermano che la donna diviene mamma sin dal test di gravidanza, l’uomo, diversamente, diventa papà solo dopo la nascita del figlio. Il “patentino di papà” si guadagnerebbe con la pratica e la dedizione, necessitando pure di una certa assuefazione alla presenza concreta della creatura appena nata.
Altre persone, uomini e donne, dicono poi che il bambino piccolo ricerchi e necessiti solo della mamma.
Queste diverse considerazioni della genitorialità sono solo in parte vere, spesso rappresentano dei pregiudiziali luoghi comuni smentiti dagli intrecci amorosi e sentimentali che normalmente le famiglie vivono e instaurano al loro interno.
È indubitabile che l’istinto materno delle donne animi la relazione madre figlio ed è innegabile che la mamma sia la prima interprete dei bisogni del neonato. Del resto il bambino viene dal corpo della mamma, da esso è stato letteralmente creato e da esso si è scisso, il che determina una intimità completa, assoluta ed istintuale a cui nessuno, neanche il papà, può pensare di arrivare.
Tuttavia perde molte occasioni di gioia e di intimità col figlio (se pur neonato) quel padre che presuma di non poter comprendere il bambino per il solo fatto che l’intesa col neonato spetti “per una ragione ancestrale” alla mamma.
I papà possono e devono entrare in empatia con i loro piccolissimi bambini! E più precoce è il rapporto intimo tra genitori e figli più semplice e intenso sarà il percorso di conoscenza ed interazione che mamme, papà e bambini debbono tra loro costruire.
Il video che segue dimostra come l’interazione genitoriale sia “naturale e semplice” perché i bambini sono essi stessi genuinità e ciò che cercano altro non è che sicurezza e gioia.
- Usate elementi naturali come l’acqua per massimizzare il contatto con i vostri bambini: è proficuo che il papà partecipi al bagnetto del neonato e che lo faccia da subito; con i bambini più grandicelli, come il bebè del video, è possibile anche stare nella vasca insieme giocare e coccolarsi, può farlo anche il papà alla stessa stregua ed allo stesso modo della mamma. Il massaggio infantile è un altro strumento di contatto importante che può essere praticato anche dal papà con grande soddisfazione. È anche importante che il papà partecipi al cambio del pannolino, alla gestione del bambino durante la notte e che condivida con la mamma tutti gli impegni correlati alla crescita ed alla cura del bebè, ciò aumenta anche l’intimità di coppia, rinsalda i rapporti e amplifica le molte gratificazioni che possono venire dall’essere genitori.
Il video che Vita da Mamma vi propone come emblema dell’incontro padre figlio piccolissimo dimostra che i bambini sono un universo da guardare col cuore, con il desiderio e la capacità di “ritornare piccoli” e di divertirsi, naturalmente senza mai mancare alle proprie responsabilità di genitori.
L’educazione è innanzitutto partecipazione, si educa partecipando alla vita dei bambini sin da quando sono appena nati perché il più efficace strumento educativo è la comprensione reciproca e l’incontro. Il figlio che si senta capito dal genitore è anche disposto ad affidarsi al genitore e lo segue con meno paure e reticenze, con minore contrarietà o angoscia.
Educare per amare e comprendere, per incontrare e crescere … questi verbi tradotti nella pratica affettiva diventano le opportunità e gli strumenti di una genitorialità felice.