I cotton fioc armi contundenti con livello altissimo di pericolo domestico.
Mi disse una volta un medico: “Le orecchie vanno pulite con i gomiti”. Provate a vedere se riuscite e capirete il significato del suggerimento del dottore.
La pulizia delle orecchie, soprattutto quelle dei bambini è operazione alquanto delicata, dietro il padiglione auricolare c’è un mondo fatto di fisica, chimica e biologia.
L’orecchio non solo è l’organo deputato ad uno dei cinque sensi, ma anche sede di recettori dell’equilibrio e del movimento.
Allora, come mantenere sano e terso questo organo così delicato?
Sicuramente un uso corretto dei cotton fioc è consigliato, ma attenzione: bisogna usarli soltanto per la pulizia esterna, assolutamente vietato introdurre i cottonfioc all’interno dell’orecchio. Così facendo invece cerume e sporcizia penetreranno all’interno.
Il cotton fioc poi deve essere gettato nei rifiuti indifferenziati, o se biodegradabili nello scarico del water (attenzione ai non degradabili: buttati negli scarichi sanitari potrebbero raggiungere le nostre spiagge e restarci per 500 anni).
L’alternativa al cotton fioc sono i fazzoletti di carta o stoffa leggermente inumiditi, o ancora gli stuzzicadenti con filo di cotone arrotolato in cima (anche qui molta attenzione: spuntate lo stuzzicadenti prima di usarlo, per evitare incidenti più gravi dell’uso stesso del cotton fioc).
Si possono trovare in commercio anche olii vegetali o spray adatti proprio alla pulizia delle orecchie, o in alternativa si può usare dell’olio d’oliva, possibilmente appena riscaldato, applicato con le dita.
Inclinando poi la testa prima all’interno e poi all’esterno l’olio porterà via residui di cerume facilmente.
In farmacia e nei negozi sanitari sono in vendita anche i coni per la pulizia delle orecchie, il cui utilizzo però non è consigliato da tutti.