Il metodo Stamina ancora protagonista delle prime pagine dei quotidiani.
Il metodo prevede che siano effettuate delle iniezioni a base di cellule staminali per quei pazienti che non hanno cura, questo trattamento è contemplato nelle cure compassionevoli.
L’ultimo caso che grida aiuto al metodo Stamina, realizzato dalla Onlus Stamina con a capo il professor Vannoni, è Mattia Fagnoni.
Il piccolo ha 5 anni, è di Napoli, ed è affetto da una rara sindrome neurologica, la sindrome di Sandhoff. Casi come quello di Mattia sono non più di 30-40 al mondo, chi ne è affetto ha un’aspettativa di vita di non oltre 4 anni. Di solito si manifesta intorno al primo anno di vita.
La mamma di Mattia racconta: “Il piccolo era un bimbo come tutti gli altri fino al compimento dell’anno di vita. In poco tempo ha perso la vista, la parola, non può muoversi e resta in vita solo grazie ad apparecchi che gli trasmettono gli stimoli per respirare e tossire.”
La mamma Simona ha lasciato il piccolo negozio di abbigliamento che gestiva per dedicarsi completamente al figlio.
Il piccolo rischia la vita ogni secondo a causa delle difficoltà respiratorie.
La terapia tramite cellule staminali prelevate dal padre potrebbe essere la sua unica speranza di salvezza.
I genitori si sono rivolti al Tribunale per un ricorso d’urgenza, chiedendo di accedere alle cure del professor Vannoni, e la vita del piccolo Mattia dipende dalla risposta che il giudice darà, nella speranza che sia presto.
Proprio ieri il DL sulle cure con metodo Stamina è passato al Senato, con il plauso di molti e con altrettanti dubbi della comunità scientifica. Lo stesso Nobel Yamanaka, presidente della Societa’ Internazionale per la Ricerca sulle Cellule Staminali (Isscr) esprime perplessità sul metodo.
Ma il ministro della salute Balduzzi replica: “L’Italia non ha autorizzato alcuna terapia non provata a base di staminali. L’autorizzazione alla prosecuzione dell’uso del metodo Stamina avviene in via eccezionale e sotto stretto monitoraggio clinico”.
Si ricorda sempre che le cure compassionevoli sono prestate ai casi come Mattia, la cui vita potrebbe essere prolungata, sebbene anche di soli pochi giorni. E questo in qualche caso fa la differenza.