Negli ultimi 2 giorni “Santiago” è diventato ”la parola più cercata su google”.
Naturalmente l’interesse virale su “Santiago” dipende dal fatto che Belen ha partorito ed ha deciso di dare al figlio proprio questo nome.
Intanto ad una pancia vip se ne sostituisce subito un’altra Michelle Hunziker è incinta, lo annuncia addirittura l’Ansa che per prima 15 ore fa ha battuto la notizia della conferma ufficiale dello stato interessante della conduttrice.
E per ironia o per ironica anticipazione, c’è anche la Canalis che fa sfoggio di un pancione “spigoloso” ma magari desiderato o desiderabile (a seconda dei punti di vista).
Il web impazzisce per le nascite vip.
La follia si scatena in senso positivo ed in senso negativo, si scatenano cioè fan e curiosi ma anche nemici e aggressivi oppositori. Così, mentre Santiago diventa una parola ricercatissima e si trasforma in “oggetto delle ricerche web” ancor prima di avere una faccia da mostrare al “pubblico” della mamma, gli anti-Belen liberano i loro dissensi nei commenti sui blog e nei post sui social elargendo perle di saggezza più o meno non condivisibili.
Il parto viene definito in senso dispregiativo col verbo scodellare e le foto postate su facebook sottolineano l’opposizione alla neomamma.
C’è anche chi rassicura tutti ricordando al mondo che Santiago avrà modo di vedere la mamma in azione grazie al vecchio video che la rete accolse qualche mese fa e che da qualche parte ancora custodisce.
Intanto però ci sono testate giornalistiche e blog che danno spazio alle dichiarazione dell’equipe che ha seguito il parto e dettagliano le fasi del travaglio, chiarendo come lo scodella mento, appunto, ha avuto luogo.
Neanche il parto di Diana, allora moglie di Carlo, fu tanto dettagliato agli organi di stampa. Ci sarebbe da chiedersi perché mai a qualcuno interessa sapere come, in quanto tempo e con quante goccioline di sudore Belen abbia partorito: Belen ha fatto quello che fanno tutte, dal concepimento al parto il suo corpo si è comportato come quello di una donna (fisiologicamente parlando).
La vera anomalia sta nell’inseguimento ossessivo delle notizie relative alle nascite ed ai parti vip: “Ma chi se ne frega!”.
“Ma chi se ne frega!” lo dicono in molti però in moltissimi commentano, cercano e indagano.
- Perché c’è tanto interesse?
Qualche psicologo attribuisce l’interesse verso il gossip al bisogno umano di sognare: le persone sognano\ invidiano il successo ed il danaro dei vip.
Ma non era più bello quando si sognava\invidiava il candore di Biancaneve o la fortuna di Cenerentola che con una scarpetta di cristallo riscattò tutte le desperate housewife della storia?
Neanche i sogni hanno più i respiri ampi di una volta, tant’è che oggi le bambine non sperano più di fare le principesse ma si augurano di divenire veline.
Personalmente mi allontano dalle idee fantastiche e ricado invece in una concezione più “misera” dell’uomo: per giustificare il fenomeno dirompente del gossip ripenso al bisogno dei popoli di drogarsi per distrarsi, per sfuggire ai problemi e alle angosce e così mi ricordo di Marx quando scrisse che << La religione è il singhiozzo di una creatura oppressa, il sentimento di un mondo senza cuore, lo spirito di una condizione priva di spirito. È l’oppio dei popoli.>>… il mio dubbio è che sia cambiato l’oppio ma non la sua qualità e valenza per cui di gossip ci si droga per stordirsi un po’ senza pensare troppo alle nefaste conseguenze.