Se si decide di sfruttare il weekend pasquale per una gita “fuori porta” le capitali europee offrono sempre un motivo per visitarle. Se si hanno figli e a Pasqua si vuole approfittare per un piccolo tour, quale potrebbe essere una meta che coniughi una capitale di importanza mondiale e che consenta anche ai bimbi di divertirsi? La scelta è quasi d’obbligo: andiamo a Parigi.
Parigi, la Ville Lumière, la capitale che insieme forse a Venezia si contende il primato di città più romantica del mondo, come non visitarla con il proprio amore, e se vogliamo allargare la cerchia, come non andarci con la famiglia?
Come sempre iniziamo dalle considerazioni obbligatorie per ogni viaggio: Il volo.
Essendo uno degli scali più importanti del mondo, raggiungere Parigi è facile, i collegamenti aerei sono tantissimi: voli di linea delle maggiori compagnie aeree e low cost atterrano nei due aeroporti, Orly e Charles De Gaulle. Chi vive dalle parti di Piemonte, Val d’Aosta e Liguria potrebbe anche optare per il treno o l’auto, ma in inverno, e soprattutto quando si hanno a disposizione pochi giorni, il mezzo da preferire resta sempre l’aereo. Anche perché i prezzi dei biglietti possono anche essere in certi casi più convenienti di quelli di altri mezzi di trasporto.
Sull’alloggio poi non c’è che l’imbarazzo della scelta. Bed and Breakfast, residences, hotel da 1 a 6 stelle, c’è di tutto. C’è addirittura la possibilità di scambiarsi casa con i residenti del luogo. Se andate per esempio sul sito www.scambiocasa.it troverete una serie infinita di soluzioni per tutti i gusti e tutte le tasche.
Per visitarla poi, non basterebbero mesi. Parigi ha 80 quartieri, raggruppati in venti arrondissements. E sicuramente ognuno degli ottanta quartieri, se si scava bene, potrebbe includere qualcosa da vedere.
Oppure si potrebbero fare dei tour a tema: un tour enogastronomico, per visitare ristoranti ed enoteche.
Il tour dei night club, tra i primi al mondo: si potrebbe visitare le Folies Bergère, il Moulin Rouge, il Lido, dove si esibiscono le Blu Bells, le ballerine più famose e “formose” al mondo. D’altronde si sa, la Francia è la patria del Can-Can, e gli spettacoli, sebbene datati, furoreggiano ancora in questi locali notturni.
Sappiate però che uno spettacolo al Lido prevede l’abito da sera e un biglietto del costo minimo di 65 euro, senza cena e senza champagne.
E oltretutto non è consentita l’entrata ai bambini di età inferiore ai 6 anni. Per restare in tema di uscite notturne si potrebbe passare una serata all’Operà di Parigi, ma anche lì, forse bambini e ragazzi non troverebbero la visita interessantissima.
Si può tentare un altro tour monotematico museale, e visitare ogni giorno un museo: dal Louvre, al museo d’Orsay degli impressionisti, dalla casa museo dello scrittore Victor Hugo al Centre Pompidou, centro d’arte moderna e contemporanea. Il museo Picasso, il museo de l’Orangerie, il museo Des invalides, dove è sepolto Napoleone. O ancora il museo di Storia Naturale e moltissimi altri.
Ma visto che come si diceva il viaggio a Parigi DEVE comprendere anche i bambini, si può optare per una visita che abbia diversi punti d’interesse, e per cominciare si può scegliere un comodissimo e adattissimo sightseeing, che dura oltre due ore, fa il giro di tutti i monumenti principali della città, consente un tour rilassato e dà l’idea della maestosità della capitale.
Dal sightseeing sarà poi d’obbligo scendere a qualche fermata.
Senz’altro alla torre Eiffel, simbolo della Francia e una delle sette meraviglie del mondo moderno.
Poi si può continuare per Campo di Marte, un giardino ai piedi della torre un tempo luogo militare.
Visitare il Pantheon, chiesa cattolica prima e mausoleo poi dove sono sepolti Voltaire, Russeau, Victor Hugo e altri grandi nomi francesi. Arrivare fino all’Arco di Trionfo passando dagli “Champs Elisées”, il viale dello shopping Parigino, quello che ogni Natale si veste di mille luci e dove campeggiano le grandi firme dell’alta moda, e anche le più buone boulangerie di Francia.
Passare per uno dei tanti ponti che collegano il centro parigino, l’Ile de France, al resto della città (scegliete se potete il più famoso, il Pont Neuf).
In altra direzione, una visita che può sembrare macabra ma che non lo è affatto è al cimitero di Pere Lachaise. Non pensiate che sia un’escursione poco adatta ai bambini. Certo il luogo non è divertentissimo ma ci sono tombe di personaggi importanti: Chopin, Molière, Oscar Wilde, Amedeo Modigliani, Marcel Proust, LaFontaine e e per i più rockettari, padri e figli, anche Jim Morrison.
Si potrà visitare la cattedrale Notre Dame, e raccontare ai bambini di come sia stata la dimora del gobbo Quasimodo che si era innamorato della bella Esmeralda.
O si può visitare il quartiere di Montmartre, un angolo di Parigi raccolto su una collina, sulla quale si erge la chiesa del Sacro Cuore, e dove tutt’intorno si estende uno dei quartieri più belli con le piazze gremite di artisti di strada che ritraggono i turisti, e i localini con i tavoli all’aperto che servono croissant e altre delizie.
Altre due visite fuori centro sono d’obbligo, una volta che si è a Parigi. Una è la reggia di Versailles. Appena fuori città, la reggia fu residenza dei reali di Francia fino alla rivoluzione francese, nel 1789. Anche questa tappa potrebbe diventare molto interessante per ragazzi e bambini: ripercorrere le tappe della storia, raccontare la rivoluzione, la vita dei Re, visitare le stanze dove hanno vissuto.
E poi, d’obbligo anche un’altra escursione, che di francese ha veramente poco, ma che è irrinunciabile. Anche qui, date la”colpa” ai bambini che vogliono andarci, ma godetevi anche voi adulti una giornata a Disneyland.
Disneyland è come entrare in una favola, come visitare i castelli delle principesse dei cartoni animati, è come camminare a braccetto con i nostri supereroi preferiti. Anzi, senza come.
Una volta entrati, si può passeggiare sulla Main street e dirigersi a Discoveryland o Adventureland. pranzare nel castello di Cenerentola o provare le attrazioni insieme a Buzz lightyear. Salire sull’albero della famiglia di naufraghi Robinson (tutto rigorosamente di plastica, si badi), visitare il veliero dei Pirati dei Caraibi. Fare un giro nello spazio o andare nel farwest insieme a Pocahontas. perdersi nel labirinto di Alice con lo stregato, o volare con Peter Pan. E a fine serata godersi la parata delle star Disney, in un tripudio di costumi, maschere e fuochi d’artificio.
Stanchi, sfiniti e distrutti potrete senz’altro dire, alla fine della vacanza, Parigi val bene una messa… Pasquale.