Cosa si potrebbe vedere avendo a disposizione un periodo limitato, un budget limitato e soprattutto partire con bambini a seguito, elemento che potrebbe far decidere per un viaggio “limitato”?
Il viaggio con i bambini è un’esperienza “limitante” per il semplice motivo che i tempi dei piccoli, le loro esigenze e le loro forze possono incidere sul tipo di itinerario da organizzare.
Ma non crediate che viaggiare con dei figli piccoli possa determinare la qualità del viaggio.
Innanzitutto i bambini, se si riesce a coinvolgerli, sono curiosi forse più degli adulti. Se per esempio vi va di vedere un museo, abbiate la certezza che, impostata nel modo giusto, la visita risulterà interessante anche ai più piccoli. Se per esempio invogliate il bambino facendogli osservare dettagli di pitture o sculture, non resterete delusi: saranno loro a voler visitare tutte le sale dei musei.
Ricordo per esempio che durante un viaggio in Spagna bastò un semplice metro a nastro da carpentiere, e mio figlio restò un tempo interminabile nella cattedrale di Toledo, volendo misurare tutte le colonne della chiesa. Noi nel frattempo ci godemmo la visita del monumento sapendolo per niente annoiato.
E poi ricordate, spesso le necessità degli adulti vengono mascherate e “affibbiate” ai bimbi: quante volte un viaggiatore ha preferito il sightseeing perché “il bimbo si stanca a camminare” non ammettendo invece di non avere alcuna voglia di girare in lungo e in largo per le città? O che ne direste di quando i nostri figli “preferiscono il fast food” invece di optare per qualche improbabile menù thai a base di ancor più improbabili fritturine dalle quali si intravedono zampe e antenne?
Ecco allora, che anche in questi casi i bambini danno lezioni di viaggio anche a chi vuole fare il turista, ma con comodo.
E dunque, per questa prossima Pasqua, con un periodo relativamente breve, restando in Europa, partiamo, tutti a Berlino!
I collegamenti aerei per Berlino dall’Italia sono tanti, la città è servita molto bene, e da molte città d’Italia è possibile trovare dei voli diretti a prezzi contenuti.
Come sempre per un risparmio economico, e per avere maggiore scelta si consiglia sempre di organizzare il viaggio con un certo anticipo. Questo conviene anche perché, quando si viaggia con bambini è sempre meglio potere scegliere degli orari consoni per voli e trasferimenti in città.
Gli aeroporti di Berlino sono collegati con la città con diversi bus pubblici e con shuttle o, in alternativa con taxi a costi non esagerati.
La scelta dell’hotel è sempre soggettiva, ma la città offre alternative valide per tutti i gusti, per tutti i punti che si desidera visitare, e per tutte le tasche. Esistono hotel delle grandi catene o anche Bed and breakfast molto belli e particolari.
Per le visite, davvero c’è l’imbarazzo della scelta. Berlino è una città con un passato importante, e per certi versi anche “pesante”. L’amministrazione durante questi anni ha fatto dei lavori importantissimi per la riorganizzazione sia territoriale che sociale.
Non dimentichiamo che Berlino era divisa in due fino a vent’anni fa, con tutto quello che comporta questo fatto.
I trasporti pubblici sono tra i più efficienti d’Europa, soprattutto dal punto di vista turistico la capitale offre la possibilità di visitare i maggiori punti di interesse con i tram n. 100 e 200, che tagliano perpendicolarmente la città, consentendo una visita completa con un biglietto da 2.30 eur a persona.
Se come dicevamo il viaggio dev’essere a misura di bambino si consiglia di alloggiare nella zona Tiergarten il parco più grande della città, per avere a portata di “piede” una delle maggiori attrazioni per piccoli: il mitico Zoo di Berlino.
Lo zoo ospita infatti uno dei pochissimi Panda che vengono tenuti in cattività nel mondo. Oltre ad avere migliaia di animali, lo zoo possiede una sezione interessantissima di animali notturni, un acquario ed è situato proprio all’interno del Tierpark, il polmone verde della città.
La visita potrebbe proseguire con un bel sightseeing che vi mostrerà le maggiori attrazioni della città. Potrete scendere in prossimità del Check point Charlie ad esempio. Il Check point Charlie era un posto di blocco, esistito fino al 1990 che delimitava la zona russa da quella americana.
Scattare foto al parlamento tedesco, la “casa” di Angela Merkel, o la Rathaus, il municipio della città. O proseguire verso est fino alla East Side Gallery: un vero e proprio museo all’aperto con quel che resta del muro originale.
Il muro, dopo il crollo divenne, in questa parte di città un laboratorio per artisti provenienti da tutto il mondo, che trasformarono questo simbolo di segregazione in un vera e propria opera d’arte. Il muro infatti è stato “affrescato” con centinaia di murales.
Se si resta in centro invece si può passeggiare sul viale principale della città, in zona Mitte, “Unter den Linden” sotto i tigli recita la traduzione del nome. E sotto i tigli si può passeggiare partendo dalla Porta di Brandeburgo, simbolo della città, fino ad arrivare alla Museuminsel, l’isola dei musei appunto.
L’isola, al centro del fiume Sprea, ospita infatti una serie di musei tra cui il famoso Pergamon museum, dove è ricostruito a grandezza naturale l’altare di Pergamo. e dove i bambini possono camminare realmente nella storia, attraversando le vere mura di Babilonia, anch’essere ospitate all’interno delle sale del museo.
Un’altra passeggiata è d’obbligo nella famosa Alexander Platz, considerata il centro della parte orientale della città, nella quale svetta incontrastata un altro simbolo di Berlino: la Torre della televisione, la struttura più alta d’Europa dopo quella di Mosca.
Altro monumento da non perdere, soprattutto se si hanno figli un po’ più grandi, è il memoriale all’Olocausto. Il monumento è di recente costruzione. Si trova nel quartiere Mitte, e si compone di una serie di blocchi di cemento, tutti uguali ma di diversa altezza, al di sotto dei quali una mostra permanente è ospitata a memoria della strage di ebrei che fu comminata dal reich di Hitler.
Se invece i figli non sono in età scolare, si può optare per una visita meno importante del punto di vista storico ma senz’altro immancabile per i piccoli turisti: Legoland. Legoland è un piccolo parco dei divertimenti creato esclusivamente con i mattoncini della famosa casa danese. Si trova in Potsdamer Strasse, anche questa arteria tra le principali della città, e i bimbi possono divertirsi a giocare con le costruzioni, mentre i grandi possono rilassarsi un po’ nella caffetteria annessa.
Per finire, giusto se non si è ancora paghi della città, si può fare una escursione fuori porta e visitare la residenza dei reali di Prussia, Charlottenburg.
Nella zona occidentale della città, affacciata sullo Sprea, l’unico palazzo storico rimasto a Berlino. Dedicato alla moglie Charlotte, fu costruito da re Federico I di Prussia, e oggi resta una delle maggiori attrazioni della capitale tedesca. Il palazzo ha inoltre un grande spiazzo davanti, dove volendo, nell’attesa della visita i bambini possono scorrazzare, se non sono troppo stanchi del tour!
Questo potrebbe dunque essere un’itinerario per un viaggio di qualche giorno fuori dall’Italia. Un ultimo consiglio: ricordate sempre di portare degli impermeabili, anche se il meteo garantisce condizioni favorevoli. E soprattutto teneteli a portata di mano, se non volete restare inzuppati fino alle ossa ad aspettare il tram, sotto un breve temporale della durata di una decina di minuti. Giusto il tempo di cercare gli impermeabili e trovarli a pioggia finita.