Il 19 ottobre 2014 la cometa C/2013 potrebbe impattare contro Marte.
Scoperta il 3 gennaio scorso da Robert H. McNaught, astronomo scozzese-australiano, dipendente presso il Siding Spring Observatory in Australia, la cometa, nota anche con il nome di Siding Spring, è stata avvistata da ancora troppo poco tempo per permettere formulazioni precise circa la sua traiettoria. Secondo l’astronomo russo Leonid Elenin la cometa passerà a 41.300 chilometri di distanza dalla superficie di Marte; secondo l’ultima osservazione effettuata lo scorso 1° marzo dagli esperti della Nasa Siding Spring si trova a 50.000 km dal pianeta rosso.
La cometa C/2013 viaggia a 56 chilometri al secondo e attualmente la probabilità di impatto con il pianeta rosso è una su 600. Se ciò dovesse avvenire, la collisione avrebbe un effetto catastrofico, ma siamo su Marte e il risultato potrebbe diventare un’interessante occasione di studio: date le dimensioni del nucleo della cometa, comprese tra gli 8 e i 50 chilometri di diametro, la collisione formerebbe un cratere di 500 chilometri di larghezza e 2 di profondità, liberando un’energia di vari megaton, superiore a quella della bomba di Hiroshima.
Con molto probabilità Siding Spring non diverrà comunque mai sufficientemente luminosa da poter essere visibile ad occhio nudo dalla Terra, ma sarà possibile osservarla anche con un piccolo telescopio o un binocolio dall’emisfero australe già a metà settembre del 2014.