L’Italia della musica, quella d’autore, non ha fatto in tempo a celebrare i 70 anni di Lucio Dalla con un grande concerto tributo tenuto la sera del 4 marzo, che il giorno successivo, martedì 5 marzo, si è ritrovata a ricordare e commemorare un altro grandissimo artista: Lucio Battisti.
Nato il 5 marzo del 1943 a Poggio Bustone, un paese della provincia di Rieti, Lucio Battisti, se fosse stato ancora vivo, avrebbe compiuto ieri 70 anni.
Il compianto artista, deceduto nel capoluogo lombardo, Milano, il 9 settembre 1998, viene da tutti ricordato per la sua voce particolare, una voce che riusciva ad accarezzare allo stesso modo tonalità alte e basse, una voce che, ancora oggi, risuona in radio e che mai è stata dimenticata.
Canzoni senza tempo, musiche eteree che si tramandano di generazione in generazione, considerate immortali e appartenenti al grande patrimonio musicale dei cantautori italiani.
L’incontro e l’unione con il paroliere Mogol segnò l’inizio del suo successo: le musiche di Battisti unite ai suoi testi rappresentarono, e rappresentano tutt’ora, una vera e propria rivoluzione della musica italiana.
Cantate e suonate ancora oggi, le canzoni di Battisti e Mogol vengono riproposte ogni giorno, in tv così come in radio, cantate a squarciagola da persone di tutte le età che ieri, nonostante non vi sia alcun concerto/tributo, così come accaduto per il suo omonimo coetaneo, non hanno dimenticato di celebrarlo come artista e come uomo.