Il popolo della rete si indigna dinnanzi alla “vittoria” del centro sinistra!
Su facebook girano link mirati contro “i traditori del rinnovamento”, ovvero contro chi, pur lamentandosi di un sistema rovinoso e rovinato dai vecchi politici, non ha voluto usare l’arma del voto per cambiare volto alle istituzioni.
Ebbene attenzione ai dati elettorali, la lettura di tali dati deve essere compiuta con la debita applicazione: quella che viene definita vittoria del centro sinistra è la summa ultima di un risultato elettorale dato secondo il porcellum. E va considerato e ribadito che il porcellum è una delle peggiori leggi italiane di tutti i tempi, la sua vergogna è un onta che viene amplificata adesso da questo risultato elettorale, proclamato in nome di una legge che i vecchi politici avrebbero già potuto cambiare e che, invece, non hanno mai superato o voluto superare.
Oggi sui giornali si legge:
- “vittoria del centro sinistra”;
- “leggera prevalenza del centrosinistra”;
- “31,6% del centro sinistra alla camera”;
- “30,65% del centro sinistra al Senato”.
Ma chi rappresenta questo centro sinistra?
Il centro sinistra è un concetto (per non dire una beffa) che compare imponente sul cielo d’Italia oggi 26 febbraio, ovvero nel primo giorno post elezioni.
Fino a ieri l’altro all’elettore chiedevano di votare questo o quel leader, adesso allo stesso elettore medio svelano che il vero “mistero” delle elezioni sono le alleanze.
Grillo ha parlato di inciuci, inciucini ed inciucioni, chi li fa li edulcora molto chiamandoli persino accordi.
Cos’è in pratica una alleanza politica finalizzata al Governo del Paese?
Le forze politiche dopo le elezioni sommano i voti presi nelle aree di appartenenza (sinistra o destra) nel tentativo di costruire maggioranze capaci di garantire la governabilità del paese.
In omaggio al porcellum permettetemi di banalizzare in questo modo:
è un po’ come quando da bambini, dopo i pranzi familiari della domenica, mettevamo sul tavolo i soldini che avevamo racimolato dai nonni e con fratelli, sorelle e cuginetti, dopo aver raggiunto un giusto gruzzoletto condiviso, andavamo a comperare il gelato o le noccioline.
Ebbene quei pranzi familiari non esistono più!
Oggi il paese avrebbe bisogno di maggioranze certe, più forti e meno risicate. Ma soprattutto avrebbe bisogno di una nuova legge elettorale!
Ecco perché il porcellum è in fallimento:
Il vero vincitore delle elezioni 2013 è il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo: è il primo partito alla Camera per numero di voti.
Attenzione Partito non Coalizione e per partito si intende ciò che l’italiano medio ha votato nella cabina elettorale, mettendo la sua X sul simbolo impresso sulla scheda; s’intende l’identità politica sbandierata, promossa e pubblicizzata durante la campagna senza inciuci, inciucini o inciucioni, senza apparentamenti misteriosi, improbabili o osati.
Insomma (ritornando al mio esempio banalissimo) il movimento 5 stelle è il cugino che se volesse potrebbe mettere nel piattino il soldino decisivo, ma non lo farà perché non c’è più spazio per “i gelati mangiati da pochi fortunati eletti”.
- Alla chiusura delle urne i cosiddetti instant poll davano il Movimento 5 stelle attorno al 16%; poco dopo l’effettivo inizio dello spoglio elettorale il M5S ha rivelato che il suo potenziale non era utopistico né illusorio e questa mattina i dati sono chiari, inequivocabili e senza precedenti: 23,79% al Senato, 25,55% alla Camera.
Questo risultato fa del Movimento cinque stelle il primo partito a Montecitorio, seppure solo per una manciata di voti rispetto al Pd.
Il movimento 5 stelle ha vinto contro le lobi della politica portando un vento nuovo in Parlamento un vento che soffia sotto la spinta di oltre 8 milioni di voti.
Adesso … e se non ora quando (per azzardare un altro paragone sociale, meno banale della colletta tra compagni) … è il momento di riconoscere all’Italia un moto di rinascita concreto e materialmente confluito in una nuova identità politica.
Nel corso della notte appena consumata a snocciolare numeri, in Tv si assisteva ad un fenomeno mediatico fallimentare: i nomi di Bersani e di Berlusconi non venivano pronunciati quando si sbandieravano i voti del Pd e del Pdl, al contrario gli 8 milioni del Movimento 5 stelle diventavano gli 8 milioni di Grillo. Posto che le parole, soprattutto quelle mediaticamente utilizzate dai mezzi di informazione, hanno sempre un senso (anche subliminale), da adesso in poi, a fronte dell’esplosione elettorale del Movimento, la prima regola politica deve essere Rispetto: rispetto di chi ha votato 5 stelle (e questo precetto dovrebbe essere più che scontato se partiamo dal presupposto che il voto vada rispettato come espressione di libero arbitrio) e rispetto della identità politica di un movimento sociale che è stato capace di divenire un partito, tale è oggi il Movimento 5 stelle.
Nessuno, assolutamente nessuno, ha (apertamente) riflettuto su una cosa: l’Italia che vuole cambiare ha agito attraverso il Movimento per entrare nel sistema e rinnovarlo dall’interno, senza rivoluzioni violente, sassi tirati in strada, adunate di piazza contro i sovrani e i despoti.
Il Movimento 5 stelle rappresenta oggi la rivoluzione pacifica di un paese che vuole cambiare, ed in questo senso è espressione di un grandissimo moto di civiltà!
Il Pd conta nello spoglio delle schede elettorali meno X sul simbolo rispetto al Movimento 5 stelle. Malgrado ciò riesce comunque, grazie alla legge elettorale, a conquistare il premio di maggioranza.
Com’è possibile?
Il Movimento 5 stelle ha più voti del Pd ma non si associa con nessuna forza politica. Il Pd è, invece, alleato con Sel e questa alleanza gli ha garantito l’accesso al cosiddetto premio di maggioranza.
Del Sel, partito di Vendola, va rivelata una verità choc: ha ottenuto il deludente risultato del 3,2%, in barba a questo risultato minimo però Vendola a braccetto con Bersani continuerà a rivendicare una centralità politica data solo dalla forza delle “alleanze” elettorali.
Consideriamo anche che la coalizione del centro sinistra comprendente anche il Centro democratico e l’Svp, solo così arriva al 29,55%. Il Movimento 5 stelle il suo 25,55% lo ha conquistato correndo da solo!
La coalizione di “sinistra” è variopinta, chiude in sé identità molto diverse e anche molto distanti. Del resto se le realtà convergenti nella coalizione non fossero state così complesse neanche sarebbero serviti tutti quei simboli stesi sulla scheda lenzuolo consegnata agli elettori …
… sebbene poi sotto alle lenzuola che ciascuno di noi ha dispiegato nelle cabine elettorali già si scambiavamo amorose promesse di matrimoni (matrimoni d’amore o di convenienza, questo non è dato saperlo).
La coalizione di sinistra di fatto si pone e ad un misero 0,4% in più rispetto a quella di destra. Questo 0,4% in più e il premio di maggioranza … sono “i conigli usciti dal cilindro del porcellum” e ai conigli segue una corona (di cartone, data l’instabilità complessiva del quadro politico) che si posa come un macigno sul capo di Bersani.