Qualche notiziario lo ha diffuso in queste ultime ore. Il papa si è dimesso perché è imminente il suo arresto.
Io ho voluto capire. Ed in effetti la notizia, che deve ancora essere ufficializzata esiste. Ma non è del tutto vera.
Sembra che il Tribunale internazionale per i crimini contro la chiesa abbia emesso un mandato d’arresto proprio nei confronti di Benedetto XVI per crimini contro l’umanità.
Esiste un sito di questo tribunale, si chiama “International Tribunal into Crimes of Church and State” – Tribunale Internazionale per i Crimini della Chiesa e dello Stato, il sito www.itccs.org. .
Oggi, nella home del sito appare una recensione proprio sull’argomento che in questi giorni è stato sulle prime pagine di tutti i giornali del mondo: le dimissioni del Papa. La recensione titola dell’imminente arresto del Papa, e dunque di come queste dimissioni siano la conseguenza diretta della ricezione della notizia dell’arresto.
Il testo è stato tradotto e più o meno dice così:
Le dimissioni senza precedenti nella storia di Joseph Ratzinger come Papa di questa settimana sono dovute da un’azione imminente di un governo europeo di emettere un mandato di arresto contro Ratzinger e un vincolo pubblico contro la proprietà del Vaticano e delle attività per la Pasqua.
L’Ufficio ITCCS centrale a Bruxelles è costretto dall’ abdicazione improvvisa di Papa Benedetto XVI a rivelare i dettagli seguenti:
1. Il Venerdì, 1 Febbraio 2013, sulla base delle prove fornite dalla nostra Corte di giustizia affiliata Common Law (itccs.org), il nostro Ufficio ha concluso un accordo con i rappresentanti di una nazione europea (?) e dei suoi giudici a garanzia di un mandato di arresto contro Joseph Ratzinger , alias Papa Benedetto XVI, per crimini contro l’umanità e associazione a delinquere.
2. Questo mandato d’arresto doveva essere consegnato all’ufficio della “Santa Sede” a Roma il Venerdì 15 febbraio 2013. La suddetta nazione ha concesso il permesso di trattenere Ratzinger, come criminale sospettato, all’interno del territorio sovrano della Città del Vaticano..
3. Una nota diplomatica è stata consegnata dal governo di detto paese al Segretario del Vaticano di Stato, il cardinale Tarcisio Bertone, il Lunedi, February 4, 2013, informandolo del mandato di arresto imminente e invitando il suo ufficio a rispettarlo. Nessuna risposta a questa nota è stata ricevuta da parte del cardinal Bertone o il suo ufficio, ma sei giorni più tardi, Papa Benedetto si dimise.
4. L’accordo tra il nostro Tribunale e la nazione suddetta ha incluso una seconda disposizione di emettere un vincolo commerciale attraverso i tribunali di quella nazione contro la proprietà e la ricchezza della Chiesa cattolica romana a partire da Pasqua Domenica 31 marzo 2013. Questo pegno doveva essere accompagnata da una pubblica e globale “Campagna di Rivendicazione di Pasqua” in base alla quale le proprietà della chiesa cattolica dovevano essere occupate e rivendicate dai cittadini come beni pubblici incamerata ai sensi del diritto internazionale e lo Statuto di Roma della Corte penale internazionale.
5. E ‘la decisione del nostro Tribunale e del governo della nazione suddetta di procedere con l’arresto di Joseph Ratzinger e alla sua rimozione dall’ufficio di Romano Pontefice, con l’accusa di crimini contro l’umanità e associazione a delinquere.
6. E ‘la nostra nuova decisione di procedere anche con l’incriminazione e l’arresto del successore di Joseph Ratzinger come Papa con le stesse accuse, e per imporre il vincolo commerciale e la “Campagna di Rivendicazione di Pasqua” contro la Chiesa cattolica romana, come previsto.
In chiusura, il nostro Tribunale riconosce che, a causa della complicità di Papa Benedetto XVI nelle attività criminali della Banca Vaticana IOR, quest’ultimo è stato persuaso alle dimissioni dai più alti funzionari del Vaticano. Secondo le nostre fonti, è stato il Segretario di Stato Tarcisio Bertone a costringere Joseph Ratzinger a rimettere immediatamente il suo incarico, in risposta diretta alla nota diplomatica relativa al mandato d’arresto a lui notificata il 4 febbraio 2013 da parte del governo della suddetta nazione
Facciamo appello a tutti i cittadini e ai governi per aiutare i nostri sforzi per demolire legalmente e direttamente Il Vaticano e arrestare i suoi ufficiali principali e del clero che sono complici di crimini contro l’umanità e la cospirazione criminale in corso per aiutare e proteggere la tortura e il traffico di bambini.
Bollettini Ulteriori e informazioni sugli eventi della Campagna pasquale di rivendicazione saranno rilasciate dal nostro Ufficio questa settimana.
Se si visita il sito di questa associazione si constatano alcune cose.
In primo luogo non c’è traccia della storia di questo tribunale, o almeno io non ne ho trovata.
Generalmente siti istituzionali come Unicef o altro danno all’interno del sito la spiegazione dell’operato dell’organizzazione, quando la stessa è stata creata, chi esamina gli interventi, da chi è governata la fondazione.
Sempre nei siti in genere si danno informazioni sulle sedi e filiali.
Il sito ITCCS invece non da notizie su “Dove siamo”, su “Chi siamo”, su “Cosa facciamo”.
Qual è la sua storia?
Obiettivi?
Assetto istituzionale?
comitati di controllo?
Io personalmente mi sono fatta poche idee ma ben confuse.
Mi sembra che il sito sia opera di una non meglio identificata fondazione, l’unico riferimento è di un reverendo Kevin Annet (tipo monsignor Milingo?!?) Canadese. Che si chiami tribunale vada, ma non credo sia accreditato a emettere ordini di cattura, arresto o altro. Piuttosto potrebbe essere che questa fantomatica fondazione abbia esposto denunce, ma anche in questo caso non si capisce a chi e dove.
Nella dichiarazione sopra tradotta infatti, che si trova sulla home del sito, si parla di una nazione che dovrebbe arrestare il papa quindi quella in cui è stata depositata eventuale denuncia da questa associazione. Ma non si dice però quale nazione sia, potrebbe essere anche il Ruanda (dove diciamo che i diritti umani non sono proprio rispettati).
Una cosa mi è sembrata chiara nel sito: alla voce “What to do” (cosa fare). Dovrebbe essere un campo del sito simile al nostro “sostienici”. Infatti al punto 6 si evince
6. Send us a donation, which will be used to produce our books and film and fund our research and travel costs
mandaci una donazione che servirà a produrre I nostri libri e a coprire le spese di ricerca e trasporto. Ai posteri altre considerazioni.
Questo è facile da capire anche se lo si traduce con google translator.
Insomma tutta questa storia sembrerebbe una montatura di qualche fanatico che ha creato un sito per istigare qualche folla fondamentalista o cavalcare l’onda dell’indignazione ai tempi degli scandali dei preti pedofili.
Girando in internet infatti di questa “curia internazionale” si parla anche in occasioni passate, ad esempio si fa menzione del Tribunale nel 2012 quando in Irlanda scoppiò un caso di pedofilia nella chiesa.
Probabilmente, come già accaduto in passato, qualcuno potrebbe davvero avere l’intenzione di denunciare tutti, papa compreso. Magari qualche associazione che ne so, di genitori di bambini vittime di pedofilia potrebbe realmente promuovere azioni anche legali contro personaggi illustri. Non dimentichiamo che Benedetto XVI venne davvero incriminato nel 2011 per crimini contro l’umanità, ma al tribunale dell’Aja. Il tribunale dell’Aja esiste davvero. In quel caso la denuncia venne poi ritirata, per dovere di cronaca.
Insomma la considerazione, tutta personale, che potrebbe essere impugnata, magari da eventi futuri come un reale arresto di Benedetto XVI, è che la notizia del carcere per il Papa è una bufala.