Quanti dei nostri piccoli trascorreranno ancora dei giorni a letto con febbre, naso che cola o infezione intestinale (che negli ultimi giorni dilaga all’impazzata)? Tra le cure che una mamma può mettere in atto affinché il piccolo si rimetta presto, riducendo i tempi di convalescenza, occupa un posto rilevante l’alimentazione: è attraverso il cibo, infatti, che il corpo recupera le energie dissipate in grande quantità con la gastroenterite, l’influenza e il raffreddore. Non è dunque sbagliato sostenere l’importanza di una buona dieta della convalescenza.
Ciò nulla toglie all’affetto, prima di ogni cura, è fondamentale che i bambini abbiano a loro disposizione tutto l’amore e la premura dei genitori: le coccole e le attenzioni, infatti, gli consentiranno di sentirsi protetti e al sicuro, anche con qualche linea di febbre in più.
Dieta della convalescenza e vomito
Se il piccolo manifesta uno dei sintomi classici della gastroenterite, il vomito, non insistete se il primo giorno lo condurrà all’insegna del digiuno: costringere il bambino all’introduzione di un qualsiasi cibo, nello stato irritativo in cui si trova, non farà altro che peggiorare la situazione.
La cosa più importante da monitorare è l’idratazione: cercate di somministrargli piccoli e periodici sorsetti d’acqua (preferibilmente Sangemini, leggera e ricca di oligoelementi) affinché il suo corpo possa combattere la disidratazione.
Cotture e cibi più indicati nella dieta della convalescenza
Dopo aver superato la fase acuta, preparategli cibi molto semplici e leggeri, cotti al vapore o ai ferri, prediligendo pasta e riso in bianco (conditi con un filo di olio extravergine e abbondante parmigiano), carni magre (pollo, tacchino e coniglio) che hanno la caratteristica di essere più digeribili per il poco grasso e le fibre muscolari più fini, mele o banane (unica frutta consentita) per le loro proprietà astringenti e protettive della mucosa gastrica e patate lesse (ricche di quello stesso potassio che si sta perdendo con il vomito).
È fatto divieto assoluto di sughi (per la loro acidità irritano lo stomaco), cibi fermentati o eccessivamente acidi e grassi, frutta e verdura crude (l’eccesso di fibra può essere causa di irritazione intestinale).
Dieta della convalescenza e diarrea
Se, al contrario, il vostro bambino fosse soggetto a diarrea ricordate sempre l’importanza dell’idratazione, usufruendo anche di tè deteinato con qualche goccia di limone. Un rimedio antico, e diffusamente riconosciuto come valido, è quello dell’acqua di riso con proprietà astringente e antinfiammatoria (fate cuocere 50g di riso in 1,5 litri di acqua; dopo la colatura, ricavatene il liquido restante e fatelo bere al piccolo).
In entrambi i casi, di vomito e diarrea, è preferibile somministrare alimenti passati o grattugiati piuttosto che solidi; in questo modo l’intestino farà molta meno fatica durante la digestione.
Dieta della convalescenza e febbre alta
Il vostro bambino è stato un po’ più fortunato perché presenta “solo” influenza con tanto di febbre alta? Ecco come procedere: oltre all’ormai noto discorso dell’idratazione, è consigliabile non forzare l’inappetenza del bambino, perché si tratta di un meccanismo di difesa che il corpo mette in atto per risparmiare energie altrimenti perse nella digestione.
Superato questo primo giorno, procedete con alimenti ricchi di nutrienti come la pasta e il riso (principali fornitori di energia), carne e pesce (per le proteine e il ferro necessari per la ripresa) e frutta e verdura (ricche di vitamine e minerali necessarie per l’incremento delle difese immunitarie). Se il piccolo avvertirà molto velocemente il senso di sazietà permettetegli pure di fare più spuntini a porzioni ridotte.
Dieta della convalescenza e raffreddore
“Ma no! Mio figlio ha solo un brutto raffreddore… cosa fare?”.
Ad ogni patologia il suo rimedio. Preparategli tanto brodo di pollo: quest’ultimo contiene delle sostanze che regolano le secrezioni di muco le quali, insieme alla cisteina (amminoacido naturalmente presente nel brodo di pollo), sono capaci di ridurre le tipiche manifestazioni del raffreddore.
Fateli bere tanto poiché l’acqua fluidifica il muco nasale, impedendo la formazione di bronchiti o faringiti e consentitegli pure di mangiare del buon gelato che, oltre a renderli felici, genera sollievo in caso di irritazione delle mucose.
Poche e semplici sono le regole di questo vademecum della dieta della convalescenza: seguendole alla lettera favorirete certamente la guarigione dei vostri piccoli, scansando anche eventuali ricadute.