Kano. È di 9 morti il bilancio dell’ultima strage compiuta da alcuni miliziani in Nigeria, nella seconda città della nazione, Kano.
Erano impegnati nelle vaccinazioni anti-polio, in due centri medici a pochi kilometri uno dall’altro.
Un gruppo di uomini armati ha fatto incursione con dei mezzi a tre ruote in un primo centro, colpendo 4 donne impegnate a vaccinare alcuni bambini. Poco dopo un secondo attacco a Hotoro, periferia a trenta minuti di distanza da Kano. Altre 3 donne poi uccise in altri due quartieri della città, sempre mentre effettuavano le vaccinazioni a dei bambini.
Il commando ha fatto irruzione a volto scoperto, secondo alcuni testimoni sarebbero dei seguaci della setta islamica di Boko Haram.
La Nigeria è un paese in cui la poliomelite è ancora costantemente presente nel territorio. I volontari lavorano alacremente per evitare il contagio, altissimo, che colpisce e paralizza i bambini. In questi paesi la mortalità raggiunge percentuali altissime.
Ma questo non convince gli estremisti e i leader musulmani. Qualche anno fa infatti alcune guide religiose infatti si opposero alle vaccinazioni anti-polio convinti che causino infertilità. Già lo scorso dicembre in Pakistan un’altra strage era avvenuta per motivi simili a Islamabad, in Pakistan.
La traduzione di Boko Haram, il nome della setta che sembrerebbe l’artefice del nuovo massacro, significa letteralmente “no all’educazione occidentale”. Anche a costo di migliaia di vittime innocenti.