Ruzzle – “Grecali” può valere 33 punti ma con “divina” se ne possono accumulare perfino 300, è possibile chiudere un buon mach anche con 1500 punti, tutti raccolti mettendo ordinatamente in fila 2, 3, 10 o più lettere … l’importante è comporre parole e scriverne correttamente in maniera e misura maggiore dell’avversario.
Stiamo parlando di Ruzzle, è il moderno “Paroliamo” in versione “Ap”.
Le parole corrono, anzi scorrono, condotte dal dito del giocatore che assembla le lettere incorniciate sullo schermo. Il dito insegue il pensiero e va disegnando percorsi irregolari sul quadrato impresso nel video del cellulare. Ruzzel è sul cellulare quindi è ovunque, tintinna nei bar durante le pause pranzo, chiama mentre il telefono riposa sulla scrivania, si accompagna ai caffè e sostituisce le riviste nel momenti di riposo.
Con Ruzzle è A-MO-RE a prima VI-S-TA.
- Ma attenzione: se siete competitivi, cultori della lingua italiana, appassionati di giochi elettronici e mediamente bravi con le parole … “non aprite quella App”.
Ruzzel crea dipendenza, inchioda il giocatore al telefonino, lo immobilizza dinnanzi allo schermo, lo strega e lo cattura.
L’uomo è un essere competitivo e naturalmente tentato dalla dimostrazione del suo successo: Ruzzel mette gli utenti a confronto, lascia che si sfidino all’ultima lettera. Impone loro di osservare nel quadrato dello schermo le proprie competenze lessicali e di metterle in mostra.
I creatori di giochi elettronici studiano le debolezze umane e le sfruttano per garantire il successo dei loro dispositivi. Non è raro che i bambini ed i ragazzi restino bloccati per ore dinnanzi a schermi animati da battaglie, combattimenti e scontri violenti, non è inusuale che anche gli adulti si lancino in corse d’auto o moto. Ed accade pure di chiudere un gioco nervosi, frastornati o imbruniti.
Ruzzel è un giochino che, per quanto totalizzante possa essere, ha molteplici elementi positivi: aiuta a scrivere in italiano componendo e sillabando le parole, facilita il riconoscimento delle definizioni linguistiche corrette e l’assemblaggio delle lettere è un ottima pratica grammaticale. Insomma Ruzzel fa bene alla mente e al vocabolario.
Resta la solita raccomandazione generica e sempre valevole per i giochi elettronici: usare con cautela e moderazione!
Ecco 10 “trucchi per vincere a Ruzzle”
- Non guardare mai il tempo che scorre ma concentrarsi sulle lettere
- Componi le parole partendo dagli angoli e inizia il gioco intrecciando le prime quattro lettere presenti in ogni angolo, questo “schema d’azione” ti aiuterà ad individuare un percorso visivo di composizione delle parole.
- Completa tutte le combinazioni possibili (femminile, maschile, diminutivi, superlativi, singolare, plurale e coniugazioni verbali in ogni tempo, modo e forma).
- Pensa al verbo all’infinito e facendo scorrere il dito sul video prova a costruire ulteriori modi, tempi e forme verbali con la medesima radice
- Aumenta il tuo punteggio usando le lettere che hanno un pallino colorato in alto a sinistra.
Ecco la legenda esplicata dei pallini posti sulle lettere:
– DL (double letter)= doppio punteggio della lettera usata;
– TL (triple letter)= triplo punteggio della lettera;
– DW (double word)= doppio punteggio della parola;
– TW (triple word) = triplo punteggio.
- Trovata la parola “nuova”, ragionando per assonanza vocale verifica tutte le possibili varianti … non c’è rischio d’errore si corre solo un sano rischio di scoperta.
- Per guadagnare punti usa anche i monosillabi, digita anche articoli, preposizioni e congiunzioni.
- Guardare il cronometro non è proficuo mette ansia e paradossalmente fa perdere tempo; il suono cambia quado il tempo sta per scadere ma se l’angoscia del “game over” ti colpisce elimina la voce del telefonino e gioca in silenzio. Questa accortezza apparentemente banale potrebbe rilassare il tuo gioco e farti agire con maggiore freddezza migliorando le tue prestazioni in partita.
- Lancia rivincite anche agli avversari più forti di te.