Milano. Lascia una lettera alla sede Rai e si da fuoco. E’ successo il 5 sera, poco dopo le 20.30. Il presidente dell’associazione SOS RACKET e Usura Frediano Manzi, ha avvisato alcuni giornalisti, si è cosparso di benzina e si è dato alle fiamme in Corso Sempione, davanti la sede della Rai milanese. L’uomo è stato soccorso dai vigili del fuoco. Manzi è stato dichiarato fuori pericolo dai medici che lo hanno ricoverato, ma ha riportato ustioni di secondo e terzo grado all’addome, in viso e alle braccia.
A dare l’allarme del fatto un conducente di tram, che ha assistito a tutta la scena. Mentre transitava con il bus per Corso Sempione ha scorto le fiamme che divampavano, si è reso conto che si trattava di una persona e si è fermato per arrestare l’incendio con un estintore.
Cosa abbia spinto l’uomo a questo gesto estremo lo confessa lui stesso nella lettera consegnata ai giornalisti prima di appiccare il fuoco:
“Ho deciso di darmi fuoco per portare l’attenzione delle istituzioni su tutte le vittime dell’usura”, scrive. Ma Manzi aveva anche tentato il suicidio il mese scorso, tagliandosi le vene, sostenendo di versare in una situazione economica disperata, ed essere stato costretto a chiudere due delle sue attività.
L’uomo è noto per le sue denunce che hanno dato vita a delle inchieste sul racket a Milano, e già nel 1995 aveva compiuto il primo dei gesti dimostrativi, legandosi al palazzo dell’informazione, sempre a Milano, per manifestare il suo status di “minacciato” dalle associazioni criminali.