Genova. E’ un maresciallo Capo dei carabinieri la vittima di questa ennesima storia di separazione.
Fabrizio Adornato lotta contro il sistema per poter rivedere la figlia, una ragazzina di 14 affidata alla madre, ex moglie del carabiniere, al momento della separazione. I due coniugi si separano nel 2001, e fino al 2010 Fabrizio vedeva la figlia per 15 giorni al mese. Poi il diritto negato: il padre non può più vederla. Fabrizio racconta: negli ultimi due anni ha visto la figlia 6-7 volte, e per pochissimo. La madre lo ha detto fin da subito: avrebbe fatto di tutto affinché il padre potesse non vedere più la ragazzina. L’ha anche portata in tribunale per testimoniare contro l’uomo, ma gli argomenti non sono stati sufficienti ad accusare Fabrizio. Oltretutto gli hanno anche pignorato lo stipendio, a causa dell’assegno di mantenimento assegnato alla figlia. E nessuno che indaghi se nel frattempo la madre, dal 2001 abbia mai tentato di trovare una occupazione.
E Fabrizio continua la sua battaglia legale: ha presentato varie denunce, ha perfino manifestato sotto il Quirinale. Persiste nel suo sciopero della fame da ormai oltre due mesi.
“Non sono un aspirante suicida. Vorrei vivere per mia figlia Non vuole più sentirmi al telefono, io continuo a mandarle sms. Deve sapere che suo padre non l’ha abbandonata” dice. “Ai magistrati non interessa niente del benessere del minore, gli interessa solo lavorare il meno possibile, guadagnare”.
Sapendo che queste ultime frasi sono dettate dalla rabbia, la conquista più grande di una giustizia seria sarebbe sconfessare queste parole con i fatti. Fabrizio aspetta che questo avvenga, e continua lo sciopero della fame.