La favola stimola la fantasia del bambino, la sua creatività ed anche il suo apprendimento.
Le fiabe tradizionali sono belle, ma è esaltante inventare storie per i propri piccoli.
Questa mattina voglio regalare a tutte voi una delle favole che, con la mia originalità, ho ideato per i miei cuccioli.
Buona lettura alle mamme e buon divertimento ai piccoli:
C’era una volta un cavaliere bello e valoroso, il suo nome era King.
Il Re lo considerava il migliore tra i suoi fedeli cavalieri, per coraggio, astuzia e bravura. Lo portava sempre con sé.
King seguiva il suo Re con orgoglio e gioia.
Gli amici di King erano il suo inseparabile cavallo nero, compagno di battaglie e un piccolo uccello bianco. Questo uccellino era dotato di un magico potere: riusciva a percepire il bene ed il male. Infatti avvisava King dei pericoli prima ancora che si presentassero.
Un giorno, mentre la figlia del Re curava le rose del suo giardino, un drago temibile volò sul castello sputando fuoco e fiamme. Tutti scapparono e tutti urlarono, ci fu una gran confusione. Ma il drago aveva il suo obiettivo: la principessa Leila. E non ci mise molto a volare ad ali spiegate sul giardino e rapirla. Tutti guardarono atterriti quel grande dragone volare via tenendo la principessa stretta tra le sue fauci.
King saltò in groppa al suo destriero nero, con un fischio chiamò il suo uccello bianco e prontamente si lanciò all’inseguimento del drago.
Ma un drago vola via veloce e dopo poco King ne perse le tracce.
King era segretamente innamorato di Leila, lo era sempre stato. Adesso, saperla sola con il drago lo faceva soffrire, ma la sua rabbia diveniva forza e desiderio di ritrovare la sua bella.
Per liberare la principessa doveva raggiungere le montagne di fuoco, dimora del drago.
Dopo tre giorni e tre notti passate a rincorrere il drago, King decise di riposare. Vide una piccola casetta tra gli alberi. Legato il cavallo alla staccionata bussò alla porta, comparve una vecchina gentile ed amorevole
– “accomodati cavaliere”, gli disse
– “ho per te una buona minestra; un bagno caldo ti attende ed un letto per riposare”.
L’uccello bianco volava sereno e questo fece intendere a King che la casa della vecchina erano un posto sicuro.
Mangiò e riposò.
Il mattino successivo la vecchina gli mise tra le mani un sacchetto di tela bianca e gli disse:
“prima di andare via svuota questo sacchetto sul tavolo, ti dirò del tuo futuro”. King lo fece; si sparpagliarono sulla tavola molte piccole pietre bianche
“tu sconfiggerai il drago King, ma ricorda non potrai farlo con la spada dovrai usare l‘astuzia”.
Il cavaliere abbracciò la vecchina e riprese il cammino.
Continuava a pensare alle parole della vecchia e non capiva cosa significasse usare l’astuzia, per quanto ne sapeva lui i draghi si sconfiggono con le spade, ferendoli al cuore.
Cammina, cammina ad un certo punto King ed i suoi amici udirono una voce cantare di draghi e principesse.
“chi sei ? Chi è che canta? ” – urlò il cavaliere sguainando la spada.
L’uccello bianco volò su un albero alto alto. Ad un tratto, sul fusto del maestoso albero comparvero occhi e bocca – “sono io che canto, so chi sei e dove vai. Sappi che il drago e la principessa non sono lontani. ” detto queso l’arbusto lasciò cadere sulla sella di King un grosso ramo
“conservalo con cura ti servirà più della tua spada”.
Il cavaliere ringraziò, richiamò l’uccello e riprese il cammino felice di essere sulla buona via.
D’improvviso, mentre i tre amici proseguivano per i boschi, un uomo vestito di nero comparve dinnanzi a loro.
“Sono Clion, il saggio dei saggi. Tu sei King il cavaliere che sconfiggerà il drago. Ascoltami bene il drago fa tutto ciò che gli ordina il cattivissimo mago Badà. Le principesse sono molte e vengono rapite perché il mago le vuole per sé. Sono tutte rinchiuse nel suo castello. Lì Badà vive da solo con loro. La magia di Badà morirà con lui e solo se sconfiggerai il mago le principesse potranno tornare libere”.
Clion lanciò a King un drappo blu, il cavaliere lo prese al volo. “Tutto ciòche sarà coperto con questo drappo diverrà invisibile, fanne buon uso“- disse il saggio e scomparve in una nuvola nera.
Con il sopraggiungere della notte King perse la via, si avvilì e urlò. Quando non sapeva più cosa fare vide mille e mille puntini dorati accendersi tra l’erba in terra: erano le lacrime della principessa che per magia luccicavano e gli indicavano la strada.
King le seguì e incominciò a sentire il ruggito del drago venire da lontano, vide anche qualche fiammella della sua voce di fuoco. Dopo poco comparvero imponenti le montagne.
Il cavaliere ed i suoi amici si nascosero dietro una roccia. Da lì potevano vedere ogni cosa: le montagne, la principessa nella grotta del drago e il castello di Badà.
King pensava a cosa fare, con la mente ripercorreva i momenti del suo viaggio e ritornava a riflettere sui suoi incontri.
Il saggio gli aveva detto che il mago viveva solo, allora capì che Badà sarebbe uscito dal suo castello d’oro e percorrendo l’impervio sentiero che conduceva dalla sua dimora alle grotte sarebbe andato dal drago a prendere la sua bella Leila.
Arrampicandosi tra le rocce King raggiunse il punto più stretto e scosceso del sentiero. Infilò nel terreno il ramo che gli aveva regalato l’albero e lo coprì con il drappo del saggio. Ramo e drappo divennero invisibili.
Poco dopo Badà usci dal castello ed intraprese il sentiero verso la grotta. Non vedeva il ramo, quindi camminava tranquillo e patapunfetè si scontò con quel grosso fusto di legno cadendo in terra. King nascosto tra gli arbusti saltò fuori, battagliarono ferocemente ma il cavaliere ebbe la meglio. Badà e la sua magia furono sconfitti. King indosso i vestiti di badà e così camuffato raggiunse la caverna del drago.
Arrivato nel cuore della montagna ordinò alla bestia di consegnargli la principessa
“Eccola mio signore” – rispose il drago con voce di fuoco.
“ Io sono Badà tuo signore “- disse King al drago -” il tuo compito è finito vola nella terra dei draghi e non tornare mai più“
Tutte le principesse rapite furono liberate.
Leila e King si sposarono ed oggi regnano felici e contenti.