L’ondata di freddo che sta colpendo l’Italia sta accelerando la corsa dell’influenza che ad oggi ha già raggiunto circa 350.000 casi accertati.
Il totale stimato all’inizio della stagione epidemica sale a più di un milione e 200 mila persone e si prevede che il vero picco si raggiungerà a febbraio con un totale complessivo di 4/6 milioni di casi.
- Nulla di paragonabile all’ondata influenzale che sta mettendo in ginocchio gli Stati Uniti, dove ben 47 stati hanno dichiarato lo stato d’emergenza e venti bambini sono morti a causa delle complicazioni.
Il ceppo influenzale che ha colpito l’America e l’Italia è lo stesso, si tratta del ceppo A/California/H1N1, del ceppo A/Victoria/H3N2 e di quello B/Wisconsin.
L’unica differenza tra l’Italia e gli Stati Uniti è che mentre nel nostro Paese siamo in fase di salita, in America si trovano già sulla sommità del picco.
Oltre al vaccino, che è efficace nel 60% dei casi, soprattutto per combattere le complicanze, ci sono alcune regole che possono essere utili ai fini della prevenzione.
– Innanzitutto non bisogna mai sottovalutare la malattia, soprattutto nei casi di soggetti a rischio.
– Bisogna lavarsi spesso e con cura le mani, soprattutto nelle pieghe delle dita, per avere un importate effetto preventivo.
– Precauzione importante è quella di evitare gli sbalzi di temperatura in quanto il passaggio dal caldo al freddo blocca il meccanismo con il quale le cellule dell’albero respiratorio portano fuori il muco.
– A tal fine importante è munirsi di una sciarpa per essere protetti dal freddo.
– Gli ultimi due suggerimenti riguardano, poi, la necessità di una adeguata idratazione, soprattutto nelle persone anziane, e la abitudine di aerare i locali per evitare di restare in ambienti troppo chiusi.