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Neonato abbandonato al McDonald’s: individuata la madre

di Mamma Licia

07 Gennaio 2013

Si troverebbe in Romania, nascosta in casa di alcuni parenti, la trentenne, una prostituta romena, che nella notte del 28 dicembre scorso partorì e gettò suo figlio nel water di un bagno del McDonald’s di piazzale Don Luigi Sturzo a Roma.

La donna è stata individuata dagli agenti del commissariato Esposizione e della Squadra mobile, grazie al racconto di altre prostitute, ascoltate in questi giorni, e grazie alla comparazione del suo volto con alcune foto segnaletiche delle giovani fermate nel corso di controlli antiprostituzione.

La Procura di Roma, che starebbe preparando una richiesta di rogatoria internazionale, sta procedendo per tentato infanticidio e abbandono di minore. Un reato per il quale l’art. 578 del codice penale prevede da quattro a dodici anni di reclusione.

La donna era stata ripresa dalle telecamere a circuito chiuso collocate nel bagno del fast food, sia mentre entrava, alle 23.39, sia quando – 19 muniti più tardi – è uscita. Le indagini, che stanno proseguendo, mirano anche a stabilire se qualcuno – e chi – può aver aiutato la madre a partorire nel bagno oppure l’ha attendeva all’uscita del locale.

Il neonato, che è stato chiamato Emanuele dalle infermiere dell’ospedale, è ancora ricoverato al reparto di Neonatologia del Sant’Eugenio, ma si trova in buone condizioni di salute. A giorni il Tribunale dei minorenni deciderà per il suo affidamento (fino ad allora il bimbo resterà in ospedale), e sono già tante le richieste di adozione, così come tantissimi sono i doni – giocattoli, pannolini, vestitini, coperte, omogeneizzati – che il piccolo ha ricevuto in questi giorni da decine di romani.

Il piccolo è stato salvato, dopo 10 muniti e mezzo dal parto, da una dipendente del McDonald’s, Tiziana Trimboli, che, allertata dalle grida di alcune clienti, è corsa in bagno e lo ha estratto dall’acqua del water.

 



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