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Malattia bambino: fimosi e aderenze

di Mamma Daniela

02 Giugno 2010

Il vostro bambino è maschietto?

Sapete cos’è la fimosi?

In molti ne avranno sentito parlare, tuttavia questo è un argomento delicato. Per esperienza personale so che quando si parla di fimosi tanti hanno le idee confuse.

Proviamo a fare chiarezza. Intanto le incertezze sulla fimosi dipendono in larga parte dal fatto che esistono due diverse linee di pensiero: c’è chi sostiene che è necessario agire sin dai primi mesi e chi, invece, è del parere che l’organo genitale non debba subire intromissioni esterne.

Un errore in cui si cada comunemente è quello di identificare la fimosi con le aderenze, infatti noi mamme solitamente generalizziamo con la tipica frase: “il mio bambino ha il pisellino chiuso”.Ma tra aderenza e fimosi vi sono delle differenze: la fimosi è un restringimento patologico del prepuzio (la pelle che ricopre la parte terminale del pene), e che per questo provoca l’impossibilità a scoprire il glande; diversamente le aderenze balano-prepuziali determinano sì l’impossibilità a scoprire il glande, ma solo perché la parte interna del prepuzio aderisce al glande stesso.

Nel neonato le aderenze balano-prepuziali sono fisiologiche e nella maggior parte dei casi si sistemano spontaneamente nel tempo (mesi o anni), a volte con l’aiuto di creme cortisoniche. Per le aderenza, solitamente le consulenze chirurgiche vengono effettuate dopo i 3-4 anni, perché è questo lo stadio della crescita in cui le aderenze normalmente si sono risolte da sole. In mancanza di una autonoma “guarigione” è necessario un piccolo intervento chirurgico di routine; si effettua in day hospital e dura circa 15 minuti.

Nel caso di fimosi, invece, l’intervento chirurgico dipenderà dalla natura della patologia. Si interverrà con il bisturi se la fimosi è serrata, ovvero il restringimento è tale da impedire lo scoprimento del glande. In tal caso verrà effettuata una circoincisione, oppure una postectomia parziale – viene asportata solo la parte ristretta del prepuzio, questa seconda pratica in Italia è la più utilizzata. Diversamente, la fimosi non è serrata se si riesce a scoprire il glande anche se solo parzialmente. In questo caso non è necessario operare, il più delle volte il problema si risolve con la semplice ginnastica da scorrimento.
Il mese scorso il mio bambino di 4 anni ,dopo una precedente consulenza chirurgica, ha subito una postectomia. Nel suo caso avremo potuto richiedere solo l’intervento per le aderenze, però abbiamo preferito affrontare tutto l’iter per il benessere futuro del bimbo.

Questa patologia riguarda non solo l’igiene e l’autostima ma anche la sfera sessuale.

Questo è un intervento di routine ma capirete che per un genitore, che ha il proprio figlio sotto i ferri, non è proprio così. L’intervento è durato circa un ora ( tra preparazione e post intervento). Il bambino prima è stato sedato, poi portato in sala operatoria. Dopo l’intervento al piccolo è stato messo un catetere e lo ha tenuto per tutto il periodo in ospedale ed il catetere è forse il fastidio maggiore. La degenza è solitamente di tre giorni, salvo complicazioni (es: febbre).

La parte più difficile è sempre il risveglio perchè, dopo l’intervento, ogni bambino reagisce in modo diverso: chi strilla, chi piange o tenta di scappare. E’ stato il momento peggiore, per fortuna è di breve durata ,in genere crollano e si risvegliano sereni.

A casa sono pochi gli accorgimenti da adottare: una pomata antisettica e lavaggi con disinfettanti come euclorina o candinet. E’ importante adottare la solita manovrina di apertura durante il lavaggio in modo da evitare che si richiuda cicatrizzandosi. I punti cadono da soli, per il gonfiore invece è necessario più tempo, all’incirca due mesi,ma non crea alcun problema…unico veto: per un po’ di tempo non saranno permessi giochi cavalcabili,scivoli e giri in bici.



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