Si è aperta ieri la stagione dei saldi invernali. Dal 2 gennaio in Basilicata, Campania e Sicilia è già possibile acquistare a prezzi scontati; da sabato 5 gennaio seguiranno tutte le altre regioni.
Un’occasione da non perdere sia per i commercianti sia per i consumatori che però devono essere tutelati affinché non incappino in finti sconti e facili raggiri.
Per questo, in vista dei saldi, arriva puntuale il decalogo di Federconsumatori e Adusbef : dieci utili consigli per evitare truffe e finte promozioni e per non dimenticare che la riduzione dei prezzi non significa diminuzione dei diritti di chi acquista.
Ecco il vademecum:
- verificare prima della partenza dei saldi il prezzo pieno del prodotto che si intende comperare; se possibile fotografarlo con il telefono cellulare per avere una testimonianza certa. Solo in questo modo sarà possibile valutare la reale convenienza
- non fermarsi mai davanti alla prima vetrina, girare più negozi, confrontare i prezzi e, in ogni caso, orientarsi verso beni o prodotti che servono veramente
- diffidare dalle vetrine tappezzate dai manifesti (che non consentono di vedere la merce) o che reclamizzano sconti eccessivi, pari o superiori al 60%
- i prodotti venduti a saldo devono essere di fine stagione ma non di quelle passate. La merce di magazzino non può essere mescolata con i prodotti in saldo ma dovrà essere venduta separatamente
- occhio al cartellino: su ogni prodotto deve essere indicato, obbligatoriamente ed in modo chiaro e leggibile, il vecchio prezzo, quello nuovo e il valore in percentuale dello sconto
- non esiste l’obbligo di far provare i capi, ciò è a discrezione del negoziante. Diffidare comunque di capi di abbigliamento che si possono solo guardare ma non provare
- i commercianti in possesso del Pos hanno l’obbligo di accettare il pagamento con carte di credito o bancomat
- conservare sempre lo scontrino quale prova di acquisto. Sarà prezioso in caso di merce fallata o non ‘conforme’, in quanto obbliga il commerciante alla sostituzione o al rimborso di quanto pagato
- le truffe devono essere subito denunciate ai vigili urbani, all’ufficio comunale per il commercio o ad una Associazione dei Consumatori
- per non eccedere con le spese, in ogni caso, stabilire sempre un budget massimo per gli acquisti.