La dermatite seborroica è una patologia della pelle caratterizzata da un’infiammazione unita al rilascio di residui grassi (da cui deriva il termine di origine latina “sebum”) di pelle morta.
Tale patologia coinvolge principalmente gli individui di sesso maschile, ha un’epidemiologia che va dall’1 al 3% della popolazione e può insorgere sin dalla pubertà fino ai 40 anni circa, periodo in cui quest’affezione tende a affievolirsi.
Quest’affezione, in particolare, forma squame sul cuoio capelluto e le persone colpite spesso riferiscono di attraversare non pochi momenti stressanti.
Difatti la dermatite seborroica, prevalentemente diffusa tra gli adolescenti e gli adulti di mezza età, è un disturbo avente anche una matrice psicologica: infatti secondo la letteratura, tale patologia è correlata ad una relazione complicata con l’ambiente esterno provocata da un “dislivello” tra la capacità di produrre risultati da parte del soggetto e le aspettative del suo contesto di riferimento.
In particolare tale malattia si manifesta proprio sul cuoio capelluto, dunque all’altezza del capo, sede dei pensieri, della mente, che viene spesso “pressata” da impegni non sempre distensivi.
Inoltre gli studiosi di tale ambito affermano che la seborrea – ovvero l’ipersecrezione dei residui grassi da parte delle ghiandole sebacee – indica che l’individuo non esterna in maniera soddisfacente la sua carica erotica la quale fuoriesce sottoforma di sebo provocando un’ “eiaculatio mentis”.
Nel 2007 è stato condotto uno studio su 82 soggetti (36 donne e 46 uomini) durante il quale inizialmente veniva somministrato un questionario contenente le generalità dei partecipanti, tratti di storia personale, caratteristiche della loro dermatite seborroica, informazioni sugli episodi scatenanti tale patologia e se avessero vissuto episodi stressogeni durante la settimana o il mese precedente.
Tale strumento conteneva scale di valutazione psicopatologica che rilevavano tratti di ansia di depressione e la percezione dello stress da parte dei soggetti.
A distanza di quattro mesi è stato somministrato nuovamente lo stesso questionario (tranne i tratti di storia personale).
I risultati di questa ricerca mostrano che l’82% dei partecipanti è stato affetto da dermatite seborroica all’altezza del cuoio capelluto, il 33% sul volto, il 19% sul petto e il 13% in altre parti del corpo (es. orecchie e pieghe tessutali). Per tali pazienti il fattore scatenante di tale patologia sia lo stress dovuto a situazioni attuali.
Dunque questo studio conferma la teoria secondo cui la dermatite seborroica sia spesso preceduta da un evento stressante che comporta una prognosi sfavorevole. Inoltre si è riscontrato che i partecipanti la cui patologia si focalizza sul viso sono maggiormente depressi e che l’ansia è considerata come fattore aggravante.
Per questo tipo di patologia è utile un periodo in cui ci si allontana da attività stressanti che comportano difficoltà no indifferenti da un punto di vista mentale.
Inoltre è consigliabile lasciarsi andare ai piacere della sessualità, della fantasia, del gioco, insomma, la parola d’ordine è LEGGEREZZA.