Rita Levi Montalcini è morta all’età di 103 anni, si è spenta oggi nella sua casa di Roma in via di Villa Massimo.
La notizia, confermata dalla questura della Capitale, si sta diffondendo nel web e il cordoglio è collettivo e diffuso.
E’ morta la scienziata italiana più celebre, nobile d’animo e cuore, onorevole e delicata che la nostra Patria abbia mai potuto ricordare e vantare.
Fu premio Nobel per la medicina, la neurologa italiana conquistò la prestigiosa onorificenza nel 1986 grazie alla scoperta e all’identificazione del fattore di accrescimento della fibra nervosa. Per i suoi meriti sociali e scientifici nel 2001 venne nominata senatrice a vita, il Senato accolse Rita Levi Montalcini in ragione dell’intelligente e saggia nomina compiuta dall’allora presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi.
Lo scorso 22 aprile una straordinaria donna dedita alla scienza e alla medicina soffiava su 103 candeline, 103 anni di impegno, tenacia e forza, 103 anni d’esempio.
Oggi Roma e l’Italia ne piangono la scomparsa. Nelle ultime ore erano accanto alla scienziata alcuni cari amici e congiunti che, notando uno stato di salute non buono né normale, hanno allertato il 118, pensando pure ad un trasferimento presso la vicina clinica Villa Margherita. Tuttavia quando il personale sanitario ha raggiunto l’abitazione della Levi Montalcini la vita della donna era già spenta.
Così se ne va una Grande Donna della nostra Italia.
Non c’è modo migliore per ricordarla delle sue stesse parole:
“Ho perso un po’ la vista, molto l’udito. Alle conferenze non vedo le proiezioni e non sento bene. Ma penso più adesso di quando avevo vent’anni. Il corpo faccia quello che vuole. Io non sono il corpo: io sono la mente“.
Questo diceva di sé Rita Levi Montalcini riassumendo una parabola del vivere e dell’esistere che dovrebbe essere d’esempio per tutti.