I Pm di Milano che indagano su i rimborsi elettorali dei consiglieri lombardi sta passando al setaccio la “lista della spesa” di Renzo Bossi.
Risulta che il 3 novembre Bossi abbia acquistato al Mondadori Duomo Center un localizzatore per autovelox, un antivirus ed altri prodotti per un totale di 188,90 euro.
Il 2 agosto, invece, avrebbe acquistato una birra, una Red Bull, due spazzolini e caramelle varie per un totale di 41,06 euro.
Una serie di oggetti tra i quali vengono elencati un orologio Oregon, un frigorifero ed altre spese pazze per un ammontare di oltre 22.000 euro che i Pm contestano al “Trota”.
Spese contestate perché effettuate con i rimborsi elettorali che Bossi riceveva in qualità di consigliere regionale e che ha percepito fino all’aprile di quest’anno.
Tra gli acquisti vengono elencate tante bibite, biscotti, patatine, aperol, snack e cocktail vari.
Gli inquirenti hanno fissato l’interrogatorio di Renzo Bossi per il 10 gennaio, dove sarà sentito in merito alla contestazione fatta a suo carico del reato di peculato.
Ora Bossi ha cambiato vita ma c’è da capire come giustificherà queste inutili spese fatte con i soldi dei contribuenti.