Svelare ad i propri bambini che Babbo Natale non esiste è una questione spinosa e gli esperti consigliano che tale rivelazione debba essere fatta da mamma e papà con gradualità.
Anna Oliviero Ferraris, psicologa dello sviluppo dell’università La Sapienza di Roma, sostiene che tale rivelazione vada fatta soprattutto tenendo conto dell’età dei piccoli. Infatti, se hanno fino a cinque sei anni è preferibile lasciarli fantasticare poiché crescendo saranno loro stessi a rendersi conto di cosa accade ed a sollevare dei dubbi.
Secondo l’esperta il mondo dei bambini è “un continuo ondeggiare tra fantasia e realtà e a loro piace molto immaginare che Babbo Natale esista. Dunque, prendono coscienza in modo graduale del fatto che non è così e spesso, nonostante inizino a rendersene conto, decidono lo stesso di crederci”.
Non è un caso che, ad esempio, i bimbi restano convinti dell’esistenza di Babbo Natale pur incontrandone tanti finti in giro, riescono, cioè a distinguere la fantasia dalla realtà ma si lasciano affascinare da ciò che per loro è mistero.
Spetta, quindi, ai genitori confermare l’ipotesi che Babbo Natale non esista, poiché loro hanno il polso della situazione e conoscono a fondo i propri bambini.
I bimbi non possono essere “traumatizzati” dalla rivelazione improvvisa ma devono essere guidati verso la scoperta della verità.