La nostra logopedista ha affrontato la tematica delle difficoltà espressive del bambino in età prescolare considerandone le implicazioni socio – emotive relative all’inserimento all’asilo: https://www.vitadamamma.com/4711/il-bambino-parla-male-allasilo-e-isolato.html
In questa occasione mamma Flavia ha chiesto l’aiuto della Dott.ssa Michela Del Prete:
<< D.ssa, io noto in mio figlio,di quasi 3 anni, lo stesso problema (difficoltà espressive), anche se durante l’estate ha fatto enormi progressi. Ma vedo che comunque non si applica più di tanto, mi sembra pigro più che dislessico. Però vorrei un suo parere in mertio o è ancora prematuro per poterlo dire?
Avendo una bambina di 4 anni che già dall’età di 2 era molto loquace e chiara, le cosa mi preoccupa un poco (anche se so che i paragoni non si fanno perchè ogni bambino ha i suoi tempi) e non vorrei che poi fosse troppo tardi.
Ad esempio prima dell’estate diceva “piocchio” e non pinocchio, “calallo” per cavallo, “talolo” per tavolo…queste alcune parole che ora ha corretto.
Non so se può essere di aiuto ma saliva molto. Di fatti ha “bavato” fino a tardi e continua tuttora a produrre molta saliva. A volte quando cerca di parlare e parla velocemente tra l’altro, si rende ancora meno comprensibile perchè non prende il tempo di articolare correttamente.>>
Qui di seguito la risposta della nostra esperta:
<< Cara Flavia penso che sia opportuno fare un pò di chiarezza:
La dislessia è una difficoltà nella lettura, che può manifestarsi associata con altre difficoltà, come difficoltà nello scrivere, nel comprendere o nel calcolo, o, in casi più complessi essere associata a tutte queste difficoltà. Suo figlio ha quasi tre anni, è molto piccolo per poter solo pensare che sia dislessico, la diagnosi di dislessia viene di solito fatta in torno ai 7-8 anni in concomitanza all’acquisizione degli apprendimenti.
Da ciò che mi scrive, mi fa pensare che forse potrebbe trattarsi di un disturbo del linguaggio.
La scialorrea (ovvero l’incapacità di contenere la saliva all’interno della cavità orale) può essere dovuta a molti elementi, uso prolungato di biberon, ciuccio o vizi orali protratti nel tempo.
Io le consiglio di far visitare suo figlio da uno specialista, che le indicherà un’ eventuale ciclo di terapia logopedia.
La logopedista potrà intervenire non solo sul linguaggio, ma, anche sulla scialorrea, mediante degli esercizi che andranno a potenziare la tonicità dei muscoli linguo-bucco-facili (ovvero della lingua,bocca,faccia).>>