Oggi, 6 dicembre, si festeggia San Nicola.
San Nicola, santo famosissimo per i suoi innumerevoli patronati, che gli sono valsi l’affetto e la devozione di gran parte degli italiani, è diffusamente onorato e festeggiato sul territorio nazionale; grande è anche la diffusione del suo bello e musicale nome “Nicola”.
Il Santo è legato originariamente alle figure dei condannati e degli imprigionati, col tempo diventa anche il salvatore dei contadini che lo onorano ogni anno con il “pane di San Nicola”. Protettore anche dei marinai da cui veniva invocato durante le tempeste.
Nel giorno di San Nicola in alcuni posti del mondo i bambini ricevono i doni natalizi e, secondo certe tradizioni e culture San Nicola sarebbe la figura da cui si è originata la tradizione di Santa Claus, ovvero di Babbo Natale.
San Nicola in vita fu vescovo della città di Myra, città geograficamente collocabile nell’odierna Turchia.
Si narra che il vescovo Nicola esortò i parroci ad uscire dalle chiese e diffondere il cristianesimo nelle case, superando anche le avversità climatiche dell’inverno; Nicola domandò ai discepoli di Cristo di portare la parola di Dio laddove i bambini non potevano o non volevano arrivare alle chiese. Così li indusse a recarsi dai bambini, nelle loro case e presso le loro famiglie.
I parroci, allora, raggiunsero le case dei fedeli portando sulle spalle un sacco carico di doni, un dono per ogni bambino. La storia narra che viaggiassero su slitte trainate da cani.
E da qui sarebbe nata l’allegoria di Babbo Natale
Il riconoscimento della figura di Santa Claus nel Santo Nicola trarrebbe origine anche da altre due azioni compiute dal santo e riportate dalle memorie della sua vita:
la storia della dote donata a tre fanciulle salvate dalla prostituzione e la leggenda dei tre bambini uccisi e resuscitati dal Santo stesso.
Grazie alla memoria di queste azioni San Nicola è entrato nella tradizione popolare come il santo della Carità, in sua memoria nel corso del tempo molti tra gli adulti si vestivano come il Santo e facevano doni ai bambini.
In Olanda gli interpreti di San Nicola viaggiano nella notte tra il 5 e il 6 dicembre lasciando nelle case doni e biscotti per i bambini; in Ungheria Mikulàs lascia i suoi doni negli stivali che i bambini la sera di prima puliscono accuratamente e lasciano fuori dalle porte, così ai bambini buoni vengono donati dolci e biscotti mentre a quelli un po’ birichini anche le verghe dorate.
In Italia la festa di San Nicola è sentita con forza a Bari che lo festeggia, però, anche il 6 maggio in occasione della ricorrenza della traslazione delle sue ossa.
In gran parte d’ Italia viene ripresa la tradizione di lasciare i doni ai bambini.
A Lungro (CS) nei tre giorni precedenti al 6 dicembre si fanno dei falò attorno i quali la gente balla e recita preghiere dedicate al santo, mentre nella giornata consacrata si distribuiscono i panini benedetti. Il tutto viene accompagnato da processioni e sagre di paese, usate anche per celebrare i vari prodotti di stagione.
In tutti i posti del mondo in cui San Nicola porta doni, ogni anno la festa è particolarmente sentita dai bambini che attendono la sua venuta con ansia e gioia.