Le prime sigarette erano foglie di erba arrotolate dagli indiani di Haiti, furono i marinai di Cristoforo Colombo a scoprire il fumo.
La nicotina porta il nome di Nicot ambasciatore francese in Portogallo, che donò ai sovrani di Francia foglie e semi di tabacco, l’erba di Nicot divenne con il tempo l’erba di nicotina.
Le moderne sigarette non hanno più nulla del rito antico degli indigeni americani, delle semplici foglie d’erba strette e girate su loro stesse.
Oggi ogni sigaretta è figlia di una multinazionale del tabacco che di un rituale antico e tribale ha fatto un vizio che uccide.
L’erba di Nicot cos’era? Cos’è la nicotina?
È null’altro che una droga; la scienza moderna l’ha equiparata sotto il profilo della dipendenza alla cocaina, all’oppio ed agli oppiacei, all’alcol ed agli allucinogeni.
Certo i sovrani francesi non immaginavano che quel piacere leggero fosse una droga pericolosa! Ma allora si viveva nell’ignoranza e si moriva per poco, all’epoca la vita non poteva riservare le odierne speranze di felici vecchiaie.
Oggi a noi è dato sapere e conoscere! Fumando per un piacere leggero, senza considerare cosa si celi dietro un singolo tiro di sigarette, ci si comporta da ottusi, ci si ostina a non voler capire e sicuramente si espone il proprio corpo ad una grave dipendenza … ci si droga: il fumatore è un “drogato di nicotina”.
La nicotina ha un potere eccitante, quando il suo livello nell’organismo cala il corpo risponde domandandone ancora, di qui il desiderio di fumare e la conseguente voglia di accendere ancora una sigaretta. Questa fisiologica dipendenza è la prima alleata dei sovrani del tabacco, i grandi gruppi industriali che detengono con enorme profitto economico la produzione delle sigarette.
Ma nelle moderne “bionde” non c’è solo la vecchia erba degli indiani di Haiti, ci sono più sostanze chimiche quali Acetone, Ammoniaca, Arsenico, Metalli Pesanti, Monossido di Carbonio e Naftalene. E questi agenti chimici si annidano nei bronchi causando aggressivi ristagni ed infezioni.
Le sigarette contengono anche catrame, con la combustione e nell’atto del fumare i suoi residui attaccano l’apparato respiratorio, si annidano nel cavo orale, nella gola, sporcano le corde vocali ed inesorabilmente giungono sino ai sistemi digerente ed urinario.
I magnati dell’industria del fumo lo sanno, sanno che i denti gialli, la perdita del gusto, il senso amaro che si imprime sulla lingua e la tosse da fumo sono i primi sintomi del catrame.
Dalla combustione delle sigarette si genera monossido di carbonio che insieme al fumo entra nel corpo dove consuma ossigeno togliendone molto al sangue. La ridotta ossigenazione sanguigna riduce il nutrimento dei tessuti, ne consegue l’ingiallimento della pelle, l’indebolimento dei capelli, l’invecchiamento precoce, l’intossicazione cellulare ed un ridotto tono muscolare.
Tutto ciò è noto, ma le sigarette nutrono un mercato: l’industria del tabacco. Un mercato florido che vende veleni! Guarda dentro ed oltre il tuo pacchetto, accendi il cervello prima di accendere la tua sigaretta!
Articolo sponsorizzato, Goviral Network