Il periodo di Avvento deve il suo nome al latino “adventus” cioè “arrivo” ed è dunque un periodo che segna l’arrivo, nello specifico, del Natale, e, secondo la tradizione cristiana, segna l’arrivo di Gesù tra gli uomini con la sua nascita festeggiata il 25 dicembre.
Stando alla liturgia tradizionale, l’Avvento inizierebbe già a novembre, con qualche distinzione tra il rito ambrosiano e romano, ma, in realtà, avendo il calendario dell’Avvento un’origine pagana, non conserva questa tempistica e si fa iniziare tradizionalmente il primo di dicembre, per durare fino al 24.
Questo periodo di preparazione al Natale è, soprattutto per i più piccoli, un momento di attesa dei doni, della festa, dove ci si proietta in una crescente atmosfera magica che culmina nella notte di Natale, dove tutto sembra possibile.
Inizialmente il calendario era solo un modo per dare una forma concreta all’attesa e al conto alla rovescia: nelle case venivano appesi, inizialmente, 24 disegni, oppure venivano fatti sulla porta, su una parete della casa o sul pavimento, 24 piccoli segni con il gesso o con la vernice affinché i bambini potessero ogni giorno cancellarne uno. Oppure, ancora, venivano messi nel presepe 24 fili di paglia, uno per ogni sera, fino alla Notte Santa.
I primi calendari dell’Avvento risalgono al 19° secolo e sono riconducibili al mondo protestante.
Il primo interamente fatto in casa, di cui si conserva traccia, lo possiamo far risalire al 1851. Ogni giorno, a partire dal primo fino al 24 dicembre, vi erano delle immagini contrassegnate da un versetto della Bibbia, da un dolce o da un disegno e si cominciava il nuovo giorno proprio con questo dolce momento comune, fatto anche di riflessione e proponimenti, in attesa del Natale.
Nel 1902, ad Hamburg, una libreria evangelica pubblica il primo calendario stampato che rappresenta un orologio natalizio per bambini.
Il primo calendario dell’Avvento, simile a quello che conosciamo noi oggi, fu ideato dal signor Gerhard Lang nato in Germania, nel 1908.
Sua mamma preparava ogni anno, un mese prima di Natale, 24 sacchettini con dentro dei dolci e ogni giorno ne dava uno al suo bambino. Gerhard, una volta divenuto adulto, pensò di riproporre su vasta scala l’idea della mamma, trasformandola in una tradizione natalizia consolidata e di successo, subito imitata e diffusa anche da altri editori.
Già nel 1914 la Germaniaesportava calendari dell’Avvento (Adventskalender) su cui figuravano paesaggi invernali, alberi di Natale, scene di città, o castelli; molti di questi sono dei pregiati articoli da collezione.
Dalla Germania, i calendari dell’Avvento conquistarono il Nord Europa e anche i paesi di tradizione cristiana dove, spesso, le immagini vengono tutt’ora associate a figure della tradizione liturgica propria.
A partire dal 1920 si diffondono, sempre partendo dalla Germania, calendari di cartone con 24 finestrelle da aprire ogni giorno, svelando poi uno zucchero candito, un segno, un giocattolo o una strofa, poi, sempre più spesso, riempite con forme di cioccolata raffiguranti motivi natalizi.
Adesso vi sono calendari dell’Avvento di ogni foggia e grandezza dove ci si può sbizzarrire con la fantasia ad abbinare piccoli oggetti, dolcetti, caramelle, frutta secca, frasi, immagini per ogni giorno.
Se ne possono trovare di già pronti, più commerciali, o artigianali e, naturalmente, possiamo anche crearne in casa e personalizzarli come meglio crediamo, con finestrelle, sacchettini, scatoline o tutto ciò che ci può suggerire la nostra creatività. Vi sono quelli alimentari ma anche quelli di stampo più tradizionale con immagini, foto, quadretti natalizi. In genere, al 24 è riservato qualcosa di speciale.
I calendari dell’Avvento sono particolarmente popolari in Scandinavia, abbinati a programmi televisivi, hanno lo scopo di divertire e di raccogliere soldi in beneficenza.
Per le ultime edizioni del famoso mercatino di Natale a Bolzano, si è addirittura trasformato un palazzo in un gigantesco calendario dell’avvento: ogni finestra rappresenta un giorno, dal primo al 24 dicembre.
Insomma il calendario dell’Avvento ci permette di rappresentare graficamente l’attesa e di viverla in modo gioioso, in un crescendo di suspence fatta da piccoli anticipi dei doni e dell’atmosfera natalizia.
E’ anche un bel momento di aggregazione familiare che ci lascia liberi di vivere la magia del Natale partendo da piccoli gesti, da un semplice cioccolatino o apprezzando un’immagine che ci fa tornare tutti, di nuovo, un po’ bambini.