La crisi economica colpisce anche il mondo del divertimento ed il parco giochi più famoso d’Italia, il Gardaland.
Ben 63 dipendenti rischiano il licenziamento a causa del calo degli incassi.
La Merlin, multinazionale proprietaria della struttura, fa sapere che il calo dei profitti è dovuto ad un calo degli ingresso pari al 20%, il che vuol dire che i cento milioni di utili che il parco realizzava ogni anno, oggi sono diventati ottanta, con una diminuzione degli interessi da 3,2 a 2,5 milioni.
Questi dati mettono in condizioni, la società, di mettere in discussione 63 dei 237 posti di lavoro che il parco offre nella stagione invernale.
Il problema è che la mobilità dovrebbe interessare soltanto 47 lavoratori che equivarrebbero al 20% del calo economico, mentre la Merlin avrebbe dato luogo ad una diminuzione del 13% in più rispetto alla contrazione dei visitatori.
Della questione si è discusso in commissione lavoro, alla quale hanno partecipato l’assessore al Lavoro Fausto Sacchetto,il capogruppo del Pd in Provincia Diego Zardin, che ha convocato il tavolo, il direttore risorse umane di Gardaland, Giorgio Padoan e l’amministratore delegato Aldo Maria Vigevani.
Il Parco di Gardaland è il secondo più grande d’Europa dopo Euro Disney a Parigi e, probabilmente il suo calo di visitatori è anche dovuto al nuovo parco di Valmontone a Roma, il Raimbowland, suo diretto concorrente.
Ora non ci resta che attendere gli sviluppi e gli esiti della commissione lavoro, sperando che il numero dei lavoratori posti in mobilità sia il minore possibile.