Le incessanti piogge degli ultimi giorni hanno sommerso letteralmente molte zone della regione Lazio, della Toscana e dell’Umbria.
Interi paesi messi in ginocchio, ricoperti di acqua e fango provenienti dallo straripamento dei fiumi che ha provocato danni ingenti alle popolazioni, costrette ad evacuare le proprie case ormai sommerse.
Le immagini che circolano sul web, oltre a quelle mostrate nel corso dei vari Tg, sono alquanto sconcertanti: case completamente ricoperte dall’acqua, strade di città allagate ora percorribili solo grazie all’uso dei gommoni, cartelli autostradali che a stento fanno capolino tra l’acqua e la fanghiglia.
In questo devastante scenario hanno purtroppo trovato la morte 4 persone: a Capalbio (GR) un uomo di 73 anni è stato travolto da un’ondata d’acqua causata dallo straripamento del fiume Albenga, mentre a Marsiliana, una frazione del comune di Marciano, sempre nel grossetano, ieri sera sono deceduti 3 dipendenti dell’Enel, due uomini e una donna.
I tre stavano rincasando dopo aver preso parte ad corso di aggiornamento sulla sicurezza, purtroppo però la loro auto è precipitata da un ponte sull’Albegna a causa di un cedimento della struttura dovuto alle forti piogge.
Enrico Rossi, presidente della regione Toscana, ha lanciato un appello al Governo e, oltre a richiedere l’intervento dell’esercito, ha chiesto che non vengano lasciati soli e “che ci diano finanziamenti immediati per ripristinare strade, ponti e strutture pubbliche”.
Anche in Umbria l’emergenza maltempo non è ancora cessata ed in alcuni paesi si è già a lavoro nel tentativo di liberare le strade e le abitazioni dal fango lasciato dopo la piena d’acqua.
Nella regione Lazio invece le zone maggiormente colpite sono quelle del viterbese: allagati i paesi limitrofi il comune di Marina di Montalto a causa dell’esondazione dei fiumi Paglia e Fiora.
Per stamattina invece era prevista la piena del Tevere che gli esperti controllano costantemente e che al momento ha raggiunto i 12 metri di altezza.