Su come far addormentare i bambini ci sono davvero tantissime teorie ed altrettanti sistemi (tra gli altri, P. Leach, T. Barry Brazelton, B. Spock, E. Estivill).
Qui di seguito mettiamo a confronto due estremi ed opposti metodi, quelli proposti dai due pediatri americani Richard Ferber e William Sears.
Il metodo Ferber (Ferberization) consiste nel far abituare il neonato, fin da 4-6 mesi, ad addormentarsi da solo mettendolo nel suo lettino prima che si addormenti. Se comincia a piangere si aspettano 2 minuti e si va in camera sua, e, senza mai prenderlo in braccio, lo si conforta, lo si accarezza, gli si parla dolcemente. e poi si esce di nuovo dalla stanza. Se riprende a piangere, si aspettano stavolta 3 minuti e si ripetono gli stessi gesti, finché non si calma. E così per le notti seguenti, sempre aumentando di un minuto l’attesa.
Consigliato a chi:
– crede che sia giusto che il bimbo dorma nel suo lettino
– ha difficoltà ad addormentarsi
– non riesce a reggere più di 2 settimane di notti insonni
– ha bisogno del proprio spazio vitale per dormire.
A questo metodo si è poi ispirato Estivill nel suo molto criticato (anche da me) “Fate la nanna”.
Il metodo Sears (Co-sleeping o Family bed) consiste, invece, nel far dormire i bambini nel lettone dei genitori, fino a quando lo stesso bambino inizierà (presumibilmente intorno ai 2-3 anni) a voler iniziare a dormire da solo nel suo lettino. Questo metodo prevede di fornire al bambino il contatto e nutrimento affettivo di cui ha bisogno in modo da sviluppare associazioni positive con il sonno.
Consigliato a chi:
– pensa che dividere il letto con i figli sia un’esperienza unica sia per sé che per il bambino
– si addormenta molto in fretta
– è molto flessibile sul luogo in cui dormire
– dorme bene anche se lo spazio è ridotto
– ha altre possibilità per vivere l’intimità di coppia
A voi la scelta.