Ci si mette anche Beppe Grillo ad infervorare la polemica sulla legge elettorale.
Il leader del MoVimento 5 Stelle ha accusato gli altri partiti di voler cambiare la legge per impedire la vittoria del suo partito e lasciare il campo ad un nuovo governo Monti.
Ha accusato l’Unione Europea di tacere di fronte ad un golpe rappresentato dalla modifica alla legge elettorale dei giorni scorsi che innalza il premio di maggioranza al 42,5%.
Grillo dichiara:
“Chissà forse ci farà una multa per divieto di sosta a Montecitorio. La commissione Europea per la Democrazia attraverso il Diritto ha sancito nel 2003 che gli elementi fondamentali del diritto elettorale, e in particolare del sistema elettorale, la composizione delle commissioni elettorali e la suddivisione delle circoscrizioni non devono poter essere modificati nell’anno che precede l’elezione, o dovrebbero essere legittimati a livello costituzionale o ad un livello superiore a quello della legge ordinaria. C’e’ del marcio a Bruxelles. Ci vediamo in Parlamento, sarà un piacere”.
Di Grillo parlano anche Fiorello e Schifani che si sono incontrati ai festeggiamenti per il quindicesimo anniversario della Fondazione Onlus Andrea Todisco che accoglie bambini affetti da gravi patologie.
Fiorello si è improvvisato giornalista ed ha posto delle domande al presidente del Senato. Prima si è parlato di Monti e Schifani, alla domanda “Come stà?” risponde:”L’ho visto ieri sera e sembrava in ottima forma.”
Schifani racconta di venire direttamente dal Senato dove sta lavorando per la legge elettorale perché è necessaria una riforma, come chiedono i cittadini, “se no altro che Grillo al 30%, va all’80%”.