Durante un comizio in Virginia il candidato repubblicano alla Casa Bianca Mitt Romney ha affermato che la politica di Barak Obama ridurrà gli USA in una situazione difficile come quella di Italia e Spagna: “siamo sulla strada di una crisi economica come quelle che stiamo vedendo in Europa, in Italia e Spagna? Se continuiamo a spendere 1.000 miliardi di dollari in più di quanto entra, l’America di fatto si troverà su questa strada.”
Obama gli risponde dal Wisconsin asserendo che Romney non è l’uomo del cambiamento:”noi sappiamo cosa vuol dire cambiamento”.
Intanto il voto si avvicina ed i sondaggi prevedono che Obama sia in vantaggio su tre Stati chiave: Iowa, Wisconsin e New Hampshire.
Si prevede che queste saranno le elezioni più costose della storia americana con una spesa pari a sei milioni di dollari. Una cifra esorbitante che supera di gran lunga quelle delle precedenti elezioni e che dopo la devastazione ed i danni provocati da Sandy sembra ancora più spropositata.
Solo nell’ultima settimana Obama e Romney spenderanno quaranta milioni in spot pubblicitari.
La corsa alla Casa Bianca si gioca sul filo dei voti ma Obama, in questi giorni, si è guadagnato un sostenitore d’eccellenza che nelle scorse edizioni non aveva voluto schierarsi, il sindaco di New York Michael Bloomberg.
Ormai il sei novembre è vicino ed è cominciato il conto alla rovescia. Tra pochi giorni sapremo se Obama ha saputo mantenere il suo consenso o dovrà cedere il passo a Romney.