Silvio Berlusconi è stato condannato in primo grado, a quattro anni di reclusione ed all’interdizione dai pubblici uffici per cinque anni, per frode fiscale nel processo relativo ai diritti televisivi Mediaset. Fedele Confalonieri presidente Mediaset, invece, è stato assolto.
Una sentenza che ha colto tutti di sorpresa ed ha fatto crollare il titolo del 3,11%.
Grazie all’indulto, però, sono stati condonati a Berlusconi tre dei quattro anni inflitti in sentenza. Inoltre, l’interdizione sarà sospesa finchè la sentenza non sarà passata in giudicato.
I giudici hanno condannato altri tre imputati: il produttore statunitense Frank Agrama a 3 anni di reclusione e gli ex manager Daniele Lorenzano e Gabriella Galetto, rispettivamente a 3 anni e otto mesi e a un anno e due mesi. Le altre sei persone finite sotto processo sono state assolte per prescrizione o con formula piena.
Gli imputati condannati dovranno poi versare, secondo i giudici, una provvisionale di dieci milioni di euro all’Agenzia delle Entrate.
Nella sentenza i Giudici fanno riferimento ad un sistema fraudolento di compravendita di diritti televisivi che ha dato luogo ad un evasione di 17,5 miliardi di lire nel 2000, 6,6 milioni di euro nel 2001, 4 milioni nel 2002 e circa 2 milioni nel 2003.
Il sistema dei diritti Tv aveva un duplice fine e, cioè, un’imponente evasione fiscale e la fuoriuscita di denaro in favore di Silvio Berlusconi.
Sistema che per funzionare aveva bisogno di una rete capillare di fiduciari stranieri, conti correnti da movimentare e società satellite.
Una sentenza ritenuta incredibile dal collegio difensivo del Cavaliere, capitanato da Niccolò Ghedini, che preannuncia la presentazione dei motivi di appello.
Naturalmente non sono tardati i commenti politici da parte dei due schieramenti. Il segretario del Pdl Alfano parla di “accanimento giudiziario” e di condanna “inaspettata ed incomprensibile”, Di Pietro sostiene che “la verità è venuta a galla”.
Naturalmente Berlusconi non è tipo da arrendersi e farà di tutto per difendersi e spiegare agli elettori quale sia la verità quindi non ci resta che aspettare di vederlo in Tv ed ascoltare le sue ragioni.