TORNARE A CASA DA SOLO DA SCUOLA?
Prima o poi arriva il momento in cui il proprio figlio avanza la richiesta di tornare a casa da solo da scuola. Noi mamme italiane, che pecchiamo un pò di iperprotezionismo e ci facciamo forte scudo dietro la necessità di porre il figlio in una situazione di sicurezza, siamo restie ad accogliere la proposta.
Tutto poi viene rapportato all’età del bambino, al livello di responsabilità che dimostra, alla presenza di altri compagni di scuola con cui percorrere un tratto di strada, al tipo di ambiente, una città cela pericoli maggiori (basti pensare al traffico) rispetto ad una realtà più tranquilla.
Ma dobbiamo arrenderci.
Nostro figlio è cresciuto e reclama, giustamente, la propria autonomia.
Noi mamme rimaniamo combattute tra un senso di perdita, giacchè vederlo crescere e conquistare le proprie autonomie lo fà allontanare da noi perchè lo rende più indipendente dal nostro ruolo di mamma, ed un misto orgoglio guardando quel cosino che non è nè carne nè pesce, perchè non è ancora un ragazzo ma di certo non è più bambino.
Stiamo parlando dei mitici dieci anni; chissà perchè quando si raggiungono, sembra si sia arrivati ad una meta. Sarà forse che è un decimo di secolo? Mah….
Qualcuno inizia a sperimentare questa autonomia già nel corso dell’ultimo anno di elementare, i più iniziani in prima media.
Già, la prima media…..chi avrebbe detto che sarebbe stato così devastante il passaggio? Cambia veramente tutto. Cambia la scuola, non solo come edificio ma come struttura: i professori, tante materie da gestirsi, una mole triplicata di compiti a casa, la richiesta di più serietà.
Ma tutto è una conquista e và vissuta con l’entusiasmo adrenalinico che solo un bimbo di quell’età può avere! Forse, forse siamo più spaventate noi mamme per i tanti cambiamenti di quanto non siano i nostri figli che li vivono in prima persona.
….ecco, mi sono lasciata prendere dalle emozioni, torniamo al nostro argomento.…certo che è giusto concedergli il diritto di tornare a casa da solo!
Primo perchè a quell’età è cosa diffusa e nella norma, non stà chiedendo nulla di straordinario. Secondo perchè si responsabilizzi, anche questo vuol dire crescere.
A tal proposito io concordo anche con chi sostiene che sia giusto, valutato il livello di responsabilità del ragazzino, lasciargli le chiavi di casa. E’ un modo per fargli sentire l’appartenenza al suo nucleo famigliare e fargli capire che lui non solo stà tornando a casa dei suoi genitori, ma stà tornando a casa sua. E’ anche grazie a queste piccole conquiste che il bambino acquista fiducia in se stesso, obiettivo che stà alla base di una vita serena.
Il bambino si può abituare a piccole uscite da solo; per esempio andando a comprare il pane sotto casa, o lasciate che vada all’oratorio da solo, poi voi lo raggiungerete. Così che possa affrontare per gradi la “libera uscita”.
Le raccomandazioni non sono mai troppe: non salire in macchina con estranei, evita di parlare con chi non conosci, non andare a casa dell’amico senza avvisare, non fermarti al bar o in panificio a comprare dolciumi.
E’ importante parlare chiaramente di tutti i pericoli in cui potrebbe incorrere e suggerite una soluzione per venirne fuori.
Sono sicura che anche voi, come me, sarete contente di questa concessione dopo una prima riluttanza, e guardando vostro figlio, un sentimento di orgoglio e fierezza vi riempirà il cuore.