Le Iene tornano a colpire e regalano ai propri telespettatori un’altra anteprima attraverso facebook.
Stavolta la trasmissione di denuncia di Italia Uno, “Le Iene”, ha colpito Gabriella Carlucci, sindaco della città pugliese Margherita di Savoia (Foggia).
Il servizio, realizzato dalla troupe di Filippo Roma (vecchia conoscenza della Carlucci – ndr), testimonia come l’onorevole abbia usato un’auto noleggiata dal suo stesso comune, quindi con soldi pubblici, per scopi puramente personali.
Il video anteprima è stato postato sulla fanpage facebook della trasmissione lo scorso 20 settembre, accompagnato dal testo che recita:
“È giusto che un politico utilizzi per fini privati un’auto noleggiata appositamente per “motivi istituzionali” e pagata quindi con i soldi dei contribuenti? Guardate come l’onorevole Gabriella Carlucci utilizza la Fiat Punto nera presa a noleggio (e quindi pagata) dal Comune di Margherita di Savoia (di cui lei è sindaco), mentre si trova a Lecce per assistere al torneo degli avvocati tennisti a cui partecipa suo marito. Sulla vicenda due consiglieri dell’opposizione hanno presentato un esposto ai carabinieri del comune pugliese.”
L’onorevole Carlucci viene ripresa mentre si trova a Lecce assieme al marito e con il quale si reca al Circolo del tennis per assistere al torneo degli avvocati tennisti, gara alla quale vi prende parte anche il coniuge.
A gara conclusa, la Carlucci non disdegna di realizzare anche lei qualche colpo con la racchetta fino a tarda serata quando, sempre in compagnia del marito, rientra in albergo utilizzando ancora una volta l’auto pubblica.
Il video si conclude con l’interrogativo su cosa e come avrà risposto la Carlucci alle domande postegli da Roma.
Ma, come ovviamente accade in questi casi, l’onorevole ha comunque dato la sua risposta in merito all’accaduto attraverso un’intervista rilasciata lo scorso sabato:
“La campagna diffamatoria che si sta facendo nei miei confronti, vedi il servizio de Le Iene, non ha senso d’esistere. Oggi è uscita la notizia che finalmente, dopo anni, il direttore di un giornale nazionale rischia la prigione per diffamazione a mezzo stampa (l’onorevole si riferisce al caso di Sallustri). Questo conferma che la giustizia italiana riconosce questo genere di reato e punisce chi diffama ingiustamente le persone… Mi fa ben sperare che, facendo il suo corso, la giustizia condanni anche quei diffamatori de Le Iene..”.
Chi la spunterà stavolta?
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