La Fondazione “aiutare i bambini” è impegnata da anni in progetti ed iniziative in Italia ed in tutto il mondo. La sua mission è aiutare e sostenere i bambini poveri, ammalati, senza istruzione o che hanno subito violenze fisiche o morali.
E’ un’organizzazione laica ed indipendente, e a 10 anni dalla sua costituzione ha già avviato progetti concreti in 67 Paesi, finanziando ben 674 progetti e aiutando più di 650.000 bambini.
Aiutare i bambini è accoglienza, assistenza sanitaria, istruzione scolastica, formazione al lavoro, adozione e volontariato.
Abbiamo incontrato la Responsabile Raccolta Fondi ed Eventi della Fondazione, Loredana Battaglia, che ci ha raccontato la nascita di “aiutare i bambini”, la sua storia ed i suoi progetti.
Ciao Loredana, raccontaci un po’ di te e di come sei approdata alla Fondazione “aiutare i bambini”
Ho lavorato in Nokia per quasi 10 anni, coltivando da quando avevo 17 anni la passione per il volontariato con i bimbi, iniziando a collaborare con un Istituto per bimbi abbandonati a Catania, poi al Comitato per il Telefono Azzurro di Catania, poi per altre realtà sono arrivata a Milano ed infine ho collaborato come volontaria per la Fondazione aiutare i bambini…Durante questi lunghi 18 anni ho sempre sognato ed avuto l’obiettivo di dedicarmi un giorno a tempo pieno al no profit cercando di usare le competenze acquisite in azienda per i bimbi…unire competenze e passione per i bimbi più bisognosi…Ad un certo punto della carriera, ho sentito che fosse giunto il momento ed ho anche realizzato che la realtà della Fondazione potesse essere quella più vicina al mio percorso e desiderio…il giusto connubio tra una struttura ben organizzata con professionalità e lungimiranza tipiche del mondo aziendale e grande desiderio di fare concretamente e col cuore.
E poi grazie alla Fondazione, e proprio ad un Laboratorio nazionale di tutti i volontari della Fondazione, che viene organizzato annualmente, 3 anni fa ho incontrato il mio compagno, Giorgio, prossimo papà del bimbo/a che stiamo per avere. Sì, entrambi eravamo volontari e questa passione comune ci ha uniti.
Amore e volontariato poi trasformato in lavoro…
Quando è nata la vostra Fondazione e per iniziativa di chi?
E’ nata nel 2000 per iniziativa dell’Ing. Modena, un ex imprenditore che decise dopo anni di dedizione al lavoro ed all’azienda di dedicare anima e corpo ad un nuovo progetto: una piccola azienda no profit, dinamica, attenta ai bisogni dell’infanzia ed adolescenza, e molto concreta
Qual è l’obiettivo di “aiutare i bambini”?
Realizzare sempre più progetti in Italia e nel mondo che possano rispondere ai bisogni dei bambini più poveri, disagiati, ammalati e delle relative famiglie. L’obiettivo si rinnova continuamente, giorno dopo giorno, nell’ascolto costante del bisogno emergente. Ciò è possibile grazie al nostro Ufficio progetti che verifica le richieste di sostegno che riceviamo, valutando secondo criteri strutturati ed obiettivi, grazie ai collaboratori (Regional Managers) che abbiamo nei diversi territori in cui abbiamo i progetti ed anche grazie al prezioso contributo dei nostri volontari che, numerosi, visitano ogni anno i nostri progetti sia in Italia che nei vari paesi del mondo.
Quest’ultimo per noi è davvero un enorme sostegno per valutare quali progetti continuare a sostenere ed avere sempre il polso dell’andamento del progetto visto anche dagli occhi di chi lo vive in loco per periodi di 2 settimane-un mese.
I progetti che sosteniamo fanno parte di alcune aree specifiche di intervento: accoglienza, istruzione e formazione, sanità e adozione a distanza. In Italia in particolare siamo impegnati nel sostegno ad asili nido e spazi gioco per le famiglie in difficoltà o le mamme sole, e nella realizzazione di doposcuola e centri di aggregazione giovanile, per aiutare i giovani e contrastare l’abbandono scolastico.
Tu hai visitato qualche progetto sia come volontaria sia come membro della Fondazione. Qual è quello che più ti ha colpita?
Il primo visitato circa 4 anni fa, in Brasile, in un piccolo paesino chiamato Teofilo Otoni, è stato quello che mi ha fatto comprendere ancora più a fondo quanto si possa realizzare con poco e quanto in realtà siano i bambini a donarti, nel tempo trascorso con loro, molto più di quanto si possa donar loro…e probabilmente è stato proprio questo periodo trascorso tra 160 bimbi di tutte le età, da appena nati a 14enni, a rendere sempre più vivo dentro il desiderio, una volta tornata a casa, di far qualcosa giorno dopo giorno per vedere un sorriso in più, una vita in più salvata
Bè, in realtà anche l’ultimo visitato a Gennaio scorso, in India, nel Gujarat, è stato bellissimo…quando entri in contatto con quegli occhi sempre sorridenti e pieni di luce, nonostante la sofferenza o la malattia che possa toccarli, ogni cosa assume un valore diverso…In più condividere questa esperienza con il mio compagno ha reso ancora più speciale ogni sensazione, emozione provata in quel contesto
Come reperite i fondi necessari alla realizzazione dei progetti?
I fondi vengono reperiti grazie al contributo di donatori privati che si appassionano ai nostri progetti, che apprezzano la trasparenza e concretezza che cerchiamo di dare a ciascun donatore con il nostro lavoro quotidiano; grazie ad eventi nazionali o locali organizzati da noi o dai nostri volontari nelle varie città d’Italia; alla partnership con altre Fondazioni d’impresa o simili; attraverso il 5×1000; alla collaborazione con aziende nazionali e multinazionali con cui instauriamo percorsi di responsabilità sociale duraturi nel tempo, coinvolgendo l’azienda con attività di marketing sociale o donazioni, ed anche i dipendenti direttamente sui nostri progetti (principalmente in Italia) attraverso giornate di volontariato presso i nostri centri di aiuto allo studio e/o asili nido, eventi aziendali, mostre fotografiche, e tante altre iniziative che hanno l’obiettivo di far vivere la realtà dei progetti sostenuti a ciascun donatore che sceglie di sostenerci e soprattutto dargli costantemente le informazioni sul progetto a cui contribuisce sia attraverso la visita ai progetti sia attraverso report e foto.
Come si diventa volontari di “aiutare i bambini”? E cosa fa un volontario?
Il volontariato per “aiutare i bambini” è un volontariato libero e accessibile. Non occorre essere professionisti del sociale per fare volontariato insieme a noi; basta avere tanto entusiasmo, voglia di mettersi in gioco e disponibilità a frequentare il corso Io VolontarIo.
Il corso è gratuito e dura 2,5 giorni. Vengono presentati gli obiettivi, i progetti, si incontrano alcuni rappresentanti della Fondazione, si ascoltano le esperienze, le emozioni, le problematiche incontrate di altri nostri volontari che hanno visitato i nostri progetti in Italia o all’estero e che ci supportano nelle nostre attività di raccolta fondi…e poi si lavora tanto in gruppi ristretti con professionisti che collaborano con noi ormai da anni
L’obiettivo è far conoscere la Fondazione e far comprendere a chi si avvicina a noi come operiamo e cosa voglia dire concretamente fare volontariato all’estero presso i progetti o in Italia attraverso iniziative locali…
Per noi il volontario è una risorsa essenziale e strategica…Siamo in 21 ma grazie all’operato dei nostri volontari di sede e quelli sul territorio nazionale ed internazionale riusciamo a portare avanti
numerosi progetti ed organizzare importanti eventi oltre che far conoscere la nostra mission tra amici, colleghi, parenti etc
I volontari sono importanti anche per realizzare iniziative di sensibilizzazione e raccolta fondi in tutta Italia a sostegno dei progetti di aiuto ai bambini
Cosa si può fare per sostenere la Fondazione?
Il sostegno può esser dato in molti modi, ciò dipende dal tempo disponibile e dalle modalità con cui si vuol contribuire. Si può collaborare facendo volontariato presso la nostra sede, supportando i vari uffici; si può far volontariato presso i progetti presenti in alcune città d’Italia, si può scegliere uno o più progetti e decidere di sostenerli periodicamente o spot con una donazione, si può scegliere di fare un’adozione a distanza di un bimbo o di un gruppo di bambini,
si possono organizzare o partecipare attivamente ad iniziative nazionali e locali di raccolta fondi a sostegno dei progetti. Noi abbiamo 2 eventi nazionali in cui il supporto dei nostri volontari e donatori è davvero fondamentale: uno chiamato “Babbo natale per un giorno” che si tiene ogni anno l’ultimo weekend di novembre (quest’anno il 27 & 28 nov) in cui realizziamo circa 220 banchetti nelle varie città d’Italia per sensibilizzare e raccogliere fondi per un progetto diretto a salvare la vita di bimbi affetti da AIDS; l’altro chiamato “Primaverafesta”, che abbiamo realizzato quest’anno in occasione del nostro decennale ma che continueremo a realizzare ogni anno nel mese di maggio…una grande festa per bambini, adulti e famiglie.
Ci sono davvero tanti modi, anche nella vita quotidiana di ciascuno di noi che possono contribuire a sostenere anche solo un bimbo in più…Come? Semplicemente organizzando un aperitivo solidale con amici, una festa di compleanno, acquistando i nostri regali solidali, facendo passaparola con amici e parenti; coinvolgendoli in donazioni di gruppo su progetti di adozione a distanza o altri progetti nell’ambito sanitario, dell’istruzione etc…facendo diventare quel progetto “il proprio progetto”. Basta davvero poco per fare grandi cose…
Esiste una sola sede in Italia oppure ci sono varie sedi?
Sì, abbiamo una sede a Milano ma siamo presenti sul territorio nazionali con nostri referenti locali e gruppi di volontari. Chi vuole quindi collaborare con noi può farlo dalla propria città d’origine mettendosi in contatto con i nostri gruppi locali
Qual è l’ultimo progetto in cantiere?
Stiamo lavorando su un nuovo progetto in Italia che possa fornire la possibilità ai giovani disagiati di formarsi e di poter accedere al mondo del lavoro; ciò grazie ad una rete che vorremmo realizzare con Comuni, aziende, etc.
Ma in realtà abbiamo diversi progetti in cantiere…come dicevo prima, siamo sempre attenti alle esigenze che emergono e pronti a valutare di volta in volta il nostro impegno in progetti nuovi, continuando a sostenere nel tempo i progetti in cui crediamo come “Un asilo nido per ogni bambino” in Italia, Cuore di bimbi, Manca L’acqua etc.
Cosa ti ha spinto a far parte di questa Fondazione?
La concretezza, trasparenza, la dinamicità, la professionalità e la forte passione di ciascuno delle persone che vi fanno parte…essere in una squadra con cui si condividono valori, desiderio di fare “ogni giorno davvero” e modalità d’azione è uno dei punti cardine per raggiungere obiettivi importanti.
Ringraziamo Loredana per la sua disponibilità e per il suo racconto.
Fra meno di un mese Loredana partorirà il suo primo bambino o la sua prima bambina. A lei e a Giorgio va il nostro in bocca al lupo!
Chiunque voglia sostenere la Fondazione “aiutare i bambini” può farlo collegandosi al sito della Fondazione