La società contemporanea conosce il mondo, assiste al suo divenire e partecipa agli accadimenti attraverso i media. Internet, la televisione ed i giornali sono i filtri dell’essere umano; l’essere in quanto persona ottiene una sua opinione del mondo esaminando gli elementi che i mezzi di comunicazione mettono a disposizione della collettività.
La possibilità di conoscere le cose del mondo fa grande la comunicazione, tuttavia sovente tale opportunità viene “strumentalizzata” e le notizie più che comunicate finiscono per essere commercializzate.
I grandi casi di cronaca sempre più spesso sembrano divenire canovacci per aspiranti giallisti. L’interesse allora diventa curiosità e si confondono i piani della comunicazione sociale ed informativa con quelli della curiosità morbosa e chiacchierona.
Lo squilibrato interesse verso la cronaca può persino alterare la percezione della realtà. Uno dei casi più “appassionanti” degli ultimi anni è l’omicidio di Meredith Kercher, giovane studentessa assassinata a Perugia nella notte del 1º novembre 2007.
Per quell’omicidio è attualmente in carcere Rudy Guede, la sentenza che ha chiuso le sbarre sulla vita del giovane extracomunitario racconta di un omicidio condotto in concorso con altri soggetti. Guede fu indagato e arrestato per la morte di Mez insieme a Raffaele Sollecito e ad Amanda Knox.
Secondo gli investigatori Meredit fu vittima del suddetto branco.
Ancora non è chiaro se la vittima rimase forse intrappolata in un gioco pericoloso, ancora non si comprendono le dinamiche dell’omicidio.
Guede è stato l’unico indagato a cedere al rito abbreviato ed è al momento il solo assicurato alla giustizia.
Il suo è un paradosso giuridico – legislativo perché è dietro le sbarre per avere commesso un omicidio in concorso con altri (così sentenziarono i giudici condannandolo), ma gli altri individuati in fase investigativa come corresponsabili sono liberi.
Sin da subito si disse che la libertà di Sollecito e della Knox faceva crollare l’impianto accusatorio alla base della carcerazione di Guede o quanto meno lo rendeva non più realistico.
In un clima da giallo irrisolto e da mistero irrisolvibile arriva una verità commercializzata e commercializzabile: arriva il libro di Raffaele Sollecito – Honor bound («Legati dall’onore»), dal 18 settembre sarà disponibile nelle librerie americane.
È la storia dell’omicidio di Merz vista con gli occhi dell’accusato, di chi è stato in carcere come l’assassino di una sua coetanea, il complice di una sua fidanzata e poi, assolto dal tribunale d’appello, è ritornato alla vita.
È la storia di un’esistenza interrotta da un’accusa non ritenuta giusta, né giustificabile.
È la storia di una lotta per una verità personale che tuttavia, e questo va detto, non ha trovato ancora completo riscontro nella individuazione di fatti certi e di un convincente colpevole.
Sollecito racconta il suo alibi: «mentre Mez moriva» lui e la Knox «fumavano spinelli».
- Questa dipendenza associata alla dipendenza dall’amore per Amanda hanno forse determinato gli atteggiamenti della coppia nei giorni successivi alla morte di Merz?
Nel suo libro sollecito racconta come conobbe la bella e misteriosa Amanda, racconta di una passione giovanile che al momento dell’omicidio non era “consumata” poiché quell’amore durava da soli 7 giorni.
- Questa passione indusse Amanda e Raffaele ad amoreggiare davanti alla casa dell’orrore ignari o incuranti delle telecamere? L’impeto passionale suggerì loro di comperare degli indumenti intimi mentre Merz era morta da poche ore? Insomma l’amore e la sua forza erano così vivi da rendere trascurabile una tragedia consumata nella casa ove la Kenox viveva?
Gli inquirenti trovarono sospetti questi comportamenti; nel suo libro Sollecito arriva ad ammette che non siano stati comuni. Resta il fatto che né lui, né l’amata hanno un alibi sostenibile da terzi estranei ai fatti: erano insieme, fumavano spinelli e nessuno li ha visti o sentiti.
Il libro, insomma, non aggiunge né toglie nulla alle verità già commercializzate dai giornali e dai talk show eppure ha un prezzo che finirà nelle tasche del giovane scrittore. Anche Amanda ha la penna tra le dita, il suo libro dovrebbe uscire in primavera.
Pare che quello di Amanda sia un libro sponsorizzato, per realizzarlo si vocifera che le siano stati offerti 2,5 milioni di dollari.
Forse un fiore sulla tomba di Merz e un dignitoso silenzio sarebbero atteggiamenti più appropriati ed onorevoli … sarebbero però gratuiti … e si sa a questo mondo ciò che è gratis resta poco ambito!