Non c’è l’ha fatta il neonato di Palermo nato mezz’ora dopo il decesso della madre: il piccolo è deceduto la sera dell’8 settembre.
Lo scorso lunedì pomeriggio, Rosanna Maranzano, 23 anni, e il marito Giuseppe Zito, 24 anni, si stavano recando al Policlinico di Palermo al fine di poter dar vita al loro piccolo miracolo: Rosanna infatti era in pieno travaglio.
A causa della forte velocità però, forse dovuta al timore di non raggiungere l’ospedale in tempo o forse per la premura e l’ansia di poter finalmente vedere nascere il loro bambino, l’auto, una piccola Smart guidata dal marito, è sbandata finendo contro un muro che delimitava la strada che stavano percorrendo, via Emanuele Paternò.
Illeso lui, ferita gravemente lei, trasportata d’urgenza all’ospedale Civico del capoluogo siciliano.
La donna è deceduta poco dopo l’arrivo presso il nosocomio, mentre i medici, nel corso di una complicata operazione, hanno fatto nascere il piccolo che portava in grembo con un taglio cesareo.
Per quasi una settimana il bambino ha lottato tra la vita e la morte, sottoposto ad un trattamento di ipotermia, processo che avrebbe dovuto bloccare il processo degenerativo delle cellule danneggiate dalla mancanza di ossigeno: il bimbo infatti ha visto la luce dopo più di mezz’ora dal decesso della madre.
Un’intera famiglia distrutta in un attimo.
Giuseppe Zito, sotto choc per l’accaduto e fortemente provato dal dolore, dovrà, molto probabilmente, rispondere dell’accusa di omicidio colposo.