In genere, fino ad un anno di attesa per riuscire a concepire con successo è considerato un tempo “normale”, per questo si consiglia di aspettare a fare test sull’infertilità solo dopo un anno di “tentativi”, dopodiché potrebbe essere utile rivolgervi al vostro dottore per ulteriori indagini.
Da un punto di vista statistico, in percentuale, vi è la stessa probabilità che la difficoltà dipenda dalla donna quanto dall’uomo, per questo, in genere, si effettuano test ed analisi ad entrambi i partner, a volte potrebbe anche dipendere in parte proprio da entrambi.
Benché ci sia una sorta di maggior pudore e condizionamento mentale legato a falsi pregiudizi si fatica maggiormente a parlare di infertilità maschile ma è assolutamente sbagliato.
Le più comuni cause dell’infertilità maschile sono collegate allo sperma, in genere, nello specifico, al numero e alla qualità degli spermatozoi. Per quanto riguarda quest’ultimo aspetto, gli spermatozoi potrebbero non muoversi abbastanza velocemente e magari morire prima di poter raggiungere l’ovulo da fecondare.
In alcuni casi le cellule spermatiche non si sono formate correttamente, oppure il liquido seminale è troppo denso e gli spermatozoi non possono muoversi agilmente, rimangono frenati e bloccati rendendo difficoltosa la risalita verso l’ovulo. In altri casi ancora potrebbe esserci proprio l’assenza di spermatozoi.
Problemi relativi al liquido seminale possono essere anche dovuti a un eccesso o difetto della produzione di ormoni che influiscono sulla produzione dello sperma.
Un’altra causa dell’infertilità maschile può essere un legata a problemi di eiaculazione. In alcuni casi i canali negli organi riproduttivi maschili sono bloccati. Se così è, si potrebbero avere ritardi nell’eiaculazione o anche nessuna fuoriuscita di liquido spermatico dopo l’orgasmo. A volte, in presenza di ostruzioni, dopo l’eiaculazione, il liquido seminale può anche ritornare indietro dalla prostata alla vescica invece che fuoriuscire.
In alcuni casi non viene trovata una ragione specifica per l’infertilità maschile. E’ quella che si chiama “infertilità inspiegata”. Questa può essere una diagnosi molto frustrante ma anche se se vi viene diagnosticata, potreste ancora avere alcune trattamenti opzionali da poter considerare.
Alcuni problemi di salute possono ridurre la fertilità già a monte. Potrebbe essere utile informare il vostro medico qualora abbiate, anche in passato, sofferto di fibrosi cistica, problemi di erezione o eiaculazione o abbiate subito traumi o incidenti allo scroto o ai testicoli.
Certe situazioni possono aumentare il rischio di infertilità maschile e possono essere:
- chemioterapie o radioterapie per il trattamento del cancro
- esposizione a tossine ambientali come piombo o pesticidi
- abuso di droga o alcool
- danni allo scroto o ai testicoli
- fumo
- surriscaldamento dei testicoli per aver indossato, a lungo, indumenti troppo stretti o aver fatto il bagno in acqua troppo calda
- avere un testicolo ritenuto.
La diagnosi di infertilità maschile può richiedere diversi mesi dunque non scoraggiatevi se non ricevete subito una risposta certa e veloce ai test.
L’iter comincia con un esame obiettivo dal vostro medico che cercherà anche di stilare anche un’anamnesi (storia clinica e medica) per personalizzare al massimo la diagnosi e l’eventuale terapia, seguito poi da esami del sangue e un’analisi dello sperma.
Tratto da Planned Parenthood