Molto spesso i bambini, soprattutto i maschi, sono abituati ad identificare il proprio papà come un eroe, come colui che ha il compito di salvarli e proteggerli.
L’immagine dell’eroe è spesso associata ad un particolare tipo di abbigliamento, identificato soprattutto nella maschera e nel mantello.
In Germania un papà-eroe ha, per così dire, lanciato una nuova moda: la gonna.
Scherzi a parte, la storia che stiamo per riportare sta facendo discutere, e non poco, il popolo del web, accanitosi sul metodo educativo scelto dall’uomo che, seguendo il proprio cuore e il proprio istinto paterno, ha deciso di adottare un particolare stile per insegnare al figlio l’uguaglianza di genere.
La storia di Nils Pickert, questo il nome del papà, è stata resa nota attraverso le pagine della rivista femminile e di politica tedesca “Emma”. L’uomo ha raccontato:
“Mio figlio preferisce indossare abiti da donna, così ho iniziato a mettere la gonna anch’io, per solidarietà ….. Dopotutto non mi sta neppure così male”.
Il signor Nils ironizza sulla sua situazione e sulla sua scelta di assecondare i desideri del figlio che, a soli 5 anni, mostra una forte inclinazione ad indossare esclusivamente abiti femminili, uscendo dagli schemi imposti dalla nostra società; opinione, quest’ultima, espressa da taluni, ancora fortemente radicati agli stereotipi.
La polemica sul gesto solidale di questo papà è nata quando tutta la sua famiglia si è dovuta trasferire.
Abbandonata una grande metropoli come Berlino, i Pickert sono andati a vivere in una più piccola cittadina situata nel sud della Germania, un paese che a stento sfiora i 100mila abitanti, per la maggior parte legati alla tradizione e molto devoti alla propria fede religiosa.
Qui, sia il padre che il bambino, vengono fortemente criticati, ma questo di certo non ha cambiato il loro stile di vita.
“Sì, sono uno di quei genitori che cercano di educare i figli all’uguaglianza di genere – ha precisato il padre -, non sono uno di quegli pseudo papini accademici che nei loro studi blaterano di giustizia di genere, per poi cadere nei soliti cliché dei ruoli appena nasce loro un bambino: lui pensa alla carriera, lei si prende cura del resto”.
Continuando a precisare che la sua scelta di indossare la gonna è stata fatta con il solo intento di rendere più forte e sicuro il figlio, di aiutarlo a combattere, sin da piccolo, i pregiudizi della gente e di riuscire ad affrontarli.
E ci riesce benissimo!
Infatti ora il bambino mostra di avere le spalle larghe e se un suo coetaneo certa di offenderlo o schernirlo lui risponde:
“È solo che voi non avete il coraggio di mettere gonne e vestiti, perché nemmeno i vostri papà ne hanno il coraggio”.