Nel periodo estivo, durante le vacanze al mare, la spiaggia diventa il luogo in cui le famiglie trascorrono la maggior parte della loro giornata.
Soprattutto i bambini amano passare ore a giocare con la sabbia, costruendo castelli, piste per le macchinine e facendo formine, manifestando così la loro creatività.
Ma cosa si nasconde dentro la sabbia?
Noi mamme tendiamo a far giocare tranquillamente i nostri figli sulla spiaggia:
la riva sabbiosa del mare è un terreno morbido sul quale, anche in caso di cadute da parte dei più piccoli, non possono crearsi ferite; ed i giochi con la sabbia sono un impareggiabile esercizio di fantasia
Ma la sabbia non è innocua come sembra, perchè, essendo un luogo frequentato da molte persone, diventa purtroppo un terreno fertile per l’incubazione dei virus.
A diffondere questa notizia uno studio effettuato da un gruppo di ricercatori dell’università del North Carolina; secondo le risultanze della ricerca americana stare a contatto a lungo con la sabbia può causare problemi gastrointestinali.
La ricerca è stata effettuata esaminando 27 mila persone che hanno frequentato 7 spiagge diverse nell’arco di 4 anni:
nei bambini che hanno giocato attivamente, scavando tra la sabbia con le mani, gli studiosi hanno evidenziato il 44% di rischio di attacchi di diarrea e malattie gastrointestinali in più rispetto a quelli che hanno giocato nell’acqua.
Anche gli adulti sono a rischio infezione, poiché spesso praticano delle sabbiature per prevenire o curare le malattie delle ossa, o semplicemente per gioco:
dai dati è emerso che le gastroenteriti si verificano per il 23% negli adulti che si ricoprono di sabbia e per il 13% nei bambini che giocano attivamente in spiaggia.
La causa principale di questi disturbi, sono gli escrementi degli animali; inoltre i test dell’indagine hanno rilevato la presenza nella sabbia di batteri come l’enterococcus e l’escherichia coli che si riproducono grazie al calore del terreno sabbioso.
Per ridurre il rischio di infezione, è opportuno lavarsi le mani dopo aver scavato nella sabbia, facendo attenzione ad impedire ai più piccoli di portarsi le mani sporche alla bocca.
Infatti, un semplice risciacquo riduce notevolmente l’esposizione ai microbi, mentre un lavaggio con un detergente è il modo migliore per evitare le malattie.
Inoltre è consigliabile non camminare a piedi nudi nelle docce della spiaggia, nel bar e soprattutto nelle toilettes degli stabilimenti balneari, poiché il clima caldo-umido genera un terreno fertile per i virus e possono insorgere le verruche.
Pericolo verruche:
La verruca è un’infezione molto diffusa in piscina come al mare, che si contrae anche con il semplice contatto della pelle nuda (mani o piedi) su una superficie dove è precedentemente passata una persona infetta: si presenta come un’escrescenza dura e callosa, talvolta dolorosa.
La verruca può essere curata con farmaci specifici che si trovano in farmacia o ricorrendo alla diatermocoagulazione e trattamento laser, che bruciano l’infezione, evitandone l’autocontagio.
Se contraete questa infezione, prestate attenzione a chi vi circonda, utilizzando asciugamani personali e, se frequentate luoghi d’incontro sociale coprite la verruca con un cerotto per evitare la diffusione ad altri soggetti.
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