Separazioni e divorzi in Italia, è stata denominata così l’ultima ricerca dell’Istat, effettuata con l’intento di monitorare la durata dei matrimoni nel nostro paese, facendo rilevare un notevole incremento nelle separazioni e nei divorzi.
Nel 2010, rapportando i dati con l’anno precedente, si è verificato un incremento del 2,6% delle separazioni, mentre il numero dei divorzi è salito dell’ 0,5%.
Un quadro che mette in risalto una crisi matrimoniale sempre più crescente. Basti pensare che nel 1995 su un totale di mille matrimoni, 158 sono finiti con una separazione e 80 con il divorzio, dati quasi raddoppiati dopo soli 5 anni. Infatti nel 2010 le separazioni sono arrivate a quota 307 e i divorzi a quota 182.
Unico dato confortante, se così si può definire, è che l’85,5% delle coppie effettua la separazione in modo consensuale.
Tutto ciò sarebbe la conseguenza della necessità sentita da alcuni uomini che, superati i sessant’anni, vogliono riscoprirsi in una seconda giovinezza. Infatti le separazioni degli ultrasessantenni hanno fatto registrare un aumento del 10%.
Nelle separazioni vengono coinvolti anche i figli, sui quali i genitori, fortunatamente, propendono per la maggioranza (l’89,8%) sulla scelta dell’affidamento condiviso.
Un quadro che mette in risalto unioni affettive dalla breve durata. Infatti, secondo l’Istat, la durata media di un matrimonio italiano è circa 15 anni.
Che sia arrivata realmente la fine della fatidica frase: “E vissero per sempre insieme felici e contenti?”