Molti uomini vorrebbero posare le labbra su quelle di Belen, sfiorarne il volto, sentirne l’odore … e, invece, si sono dovuti accontentare di vedere un filmato molto spinto rubato in una camera da letto o hanno avuto il coraggio di godere del solo oblio della farfallina volata all’Ariston.
Baciare il Danaro? Nel senso di possederlo, averne molto e conquistarlo con una certa facilità?
Tutti gli uomini vorrebbero arricchirsi con semplicità e massimamente ma col minimo sforzo.
Simone Annicchiarico avrebbe potuto baciare Belen ed il Danaro insieme, ottenere le due ambite “utilità” contemporaneamente … ma non lo ha fatto opponendo al piacere dei demoni moderni il valore e l’etica professionale e morale!
“Finalmente un uomo con gli attributi!”
Dubito che altri avrebbero agito come Annicchiarico …
… oggi tutto ha un valore economico, tutto è fruibile e commercializzabile … tutto è ammesso pur di finire in prima pagina. E noi mamme ci troviamo costrette a spiegare cosa di “male” c’è nell’esposizione pubblica di una farfallina.
Simone Annicchiarico ha dichiarato: “Mi offrirono 150mila euro per baciare Belen“.
Belen ha affiancato Annicchiarico sul palco di Italia’s got talent …
… se leggete che hanno condotto la trasmissione insieme provate a fare mente locale sul significato del termine conduzione, in un esercizio di libero arbitrio valutate voi quale definizione dare al lavoro compiuto da ciascun personaggio.
Simone Annicchiarico, chiaramente, per il solo fatto, di lavorare con Belen era stato annoverato tra i suoi flirt, notizia che il conduttore ha sempre smentito.
Certo è noto il fatto che il gossip è finzione, costruzione di romantiche arie moderne. A smascherare le mendaci invenzioni del gossip concorrerebbe la “confessione” dello stesso Simone Annicchiarico. Infatti, il conduttore ha rivelato in un intervista a Vero Tv :
“Un fotografo mi ha fermato in via del Corso, a Roma, e mi ha proposto di uscire con Belen e di darle un bacino sulla guancia. In cambio di una percentuale, lui avrebbe fatto uno scoop. Si trattava di tanti soldi, all’epoca lei stava ancora con Corona. Mi ha offerto più di 150 mila euro. Vent’anni di stipendio de La valigia dei sogni. Avrei smesso di lavorare per due anni. Gli ho detto di no senza pensarci un secondo. Ho una mia dignità e una storia che non hanno prezzo.”
Annichiarico non ha i lati A, B e C di Belen e neanche ha la sua “potenza mediatica”, ma questa confessione rappresenta un ottimo punto di partenza per una profonda riflessione culturale:
è tempo di ripescare i valori … le valige della vita divengono cariche di sogni solo se in esse gli uomini ripongono principi morali importanti e seri.
Il danaro e la fama facile sono fuoco che arde valige di cartone mai trasformate in bagagli solidi e capaci di resistere al tempo che passa.
Di cartone erano le valigie con cui partivano gli emigranti, in viaggio verso un faticoso sogno che significava lavoro, guadagno, sudore ma anche affermazione e soddisfazione …
… Ecco che quando si dice “valigia di cartone” si usa una metafora che appartiene alla storia dell’immigrazione di cui l’Italia si è nutrita e grazie alla quale di fatto siamo cresciuti come popolo e come nazione, in ideali e profitto, in valori e con merito umano.
Il merito umano è, non a caso, un valore. Tuttavia, sovente, la modernità lo mortifica.
I giovani che si ispirano a “esempi” frivoli non imparano a costruire la propria storia, quella identità personale che l’essere uomo dovrebbe aspirare a modellare e che Annichiarico, oggi, ricorda.
Insomma l’osservazione dei lati A, B e C non dovrebbe distogliere completamente l’attenzione dall’esame dei valori, della morale e del cuore!