L’epidermide, il primo e più delicato vestito del bimbo e di ogni individuo, svolge un’importantissima funzione protettiva: la cute isola il corpo dagli agenti esterni e si oppone come una barriera ai batteri.
Sovente si trascura questa mansione di barriera protettiva propria della pelle e troppo spesso non si cura debitamente la salute dell’epidermide che invece va garantita e preservata.
La stagione calda rappresenta un momento ad alto rischio per la cute – specialmente per la pelle dei bambini che risulta sempre più delicata di quella degli adulti -. Durante l’estate il sole e le alte temperature possono aggredire l’epidermide e compromettere in modo più o meno grave la salute della pelle.
Nel periodo estivo una delle patologie cutanee più diffuse è la sudamina (o miliaria).
1. Cos’è la sudamina e come si manifesta?
<<Dottore mio figlio è pieno di puntini rossi>>
La sudamina determina una eruzione cutanea infiammatoria e pruriginosa:
- – in alcune zone del corpo compaiono più puntini rossi,
- – il bimbo tende a grattarsi (la sua è una reazione istintiva determinata dal prurito proprio della patologia),
- – l’area interessata si arrossa diffusamente (l’arrossamento consegue allo sfregamento determinato dall’atto del grattarsi compiuto per istinto dal piccolo o anche dal contatto tra le bollicine e gli abiti).
La prima causa della sudamina è l’eccesso di sudore, è per questo che l’eruzione cutanea si concentra nelle zone del corpo più interessate dal sudore: il collo, la nuca, la zona tra le spalle e le ascelle, l’inguine e la pancia. Quando l’eruzione cutanea è diffusa e se non viene debitamente curata, è possibile che i puntini rossi si estendano interessando gran parte del corpo.
Non è escluso che i puntini rossi si lacerino, ciò può avvenire sotto la pressione delle unghie quando il bimbo si sfrega per vincere il prurito e anche a causa del contatto con gli indumenti; le zone più a rischio sono le giunture degli arti, ove la pelle piegandosi crea delle vere e proprie pieghe, e le aree di aderenza degli indumenti (l’inguine dove premono mutandine o pannolini, la pancia dove insistono gli elastici dei pantaloni e la zona ascelle-spalle ove potrebbero sfregare le maniche delle maglie).
È possibile che le bollicine rosse tipiche della sudamina insistano anche sulla fronte e arrivino ad invadere persino il cuoio capelluto. Questa estensione si determina quando il bambino usa il cappello (a maggior ragione se il cappellino ha la visiera) e se a causa dell’uso il piccolo suda molto sul capo.
Diciamo subito che la sudamina è una disfunzione della cute per cui, pur potendola definire una patologia, essa è una malattia benigna. Scompare completamente con l’abbassamento della temperatura corporea, con la riduzione conseguente della sudorazione e grazie ad una buona idratazione della pelle ed in generale dell’organismo.
2. Da cosa dipende la sudamina?
La sudamina dipende da una forte sudorazione e dalla conseguente incapacità dell’organismo di liberarsi del sudore prodotto.
In pratica il corpo produce più sudore di quello che le ghiandole riescono ad espellere:
il sudore prodotto esce dal corpo attraverso il lavoro di espulsione delle ghiandole solo in parte, una certa quantità di sudore non riesce a fuoriuscire e si accumula mettendo sotto pressione le ghiandole sudoripare. Questo sudore in eccesso ostruisce i dotti che dovrebbero condurlo verso l’esterno del corpo e le ghiandole sudoripare si rompono. Sulla pelle compaiono i puntini rossi, l’eruzione cutanea diviene pruriginosa e si realizza l’infiammazione.
Il disturbo può essere più o meno serio, la sua complessità dipende solo dalla profondità dell’ostruzione.
I bambini piccoli e piccolissimi risultano particolarmente esposti alla sudamina perché il loro sistema ghiandolare è un “cantiere ancora aperto”, i dotti esecretori sono più piccoli di quelli di un adulto e la pelle è generalmente più delicata e vulnerabile.
3. Come prevenire la sudamnia?
Posto che la sudamina è una disfunzione della pelle causata dall’eccesso di sudore, la prima accortezza volta ad evitare l’insorgenza del disturbo è limitare la sudorazione.
È importante controllare la temperatura e il livello di umidità degli ambienti in cui si ospitano i bambini: è opportuno che i bimbi non vivano nè giochino in ambienti troppo caldi o troppo umidi.
L’esposizione al sole, oltre che protetta debitamente, non deve mai essere eccessivamente lunga. Nelle ore più calde della giornata è auspicabile che i bambini frequentino aree coperte e non svolgano attività all’aperto in condizioni di diretta esposizione al sole.
È bene vestire i piccoli con indumenti leggeri e comodi preferendo fibre naturali, come cotone e lino.
Se i bimbi sudano asciugateli, lavateli e cambiateli.
È consigliabile fare attenzione al confort del bambino ed evitate che elastici e bottoni lo stringano troppo, sfregando la pelle e limitando i movimenti.
È altresì opportuno eliminare per il maggior numero di ore possibile il pannolino nei casi di irritazione localizzata e seria.
Il cappello è un importante presidio contro il sole e va utilizzato. Tuttavia quando il bambino lo indossa durante attività di gioco all’aperto ed in condizioni di evidente caldo, inumidirlo leggermente non è una cattiva abitudine, come non è sbagliato toglierlo se il piccolo si trova al riparo dal sole diretto, per esempio quando gioca sotto una tettoia. Inoltre la scelta del cappello è essenziale: per evitare un eccesso di sudorazione sul capo il cappello estivo deve essere di cotone, leggero e traspirante, preferibilmente di colore chiaro e con visiera.
I lavaggi frequenti e con saponi non aggressivi (ottimi gli amidi di mais e riso o gli oli da bagno specifici per bambini) risultano essere un buon argine all’insorgenza della sudamina. È possibile fare piccoli e ripetuti bagnetti o docce, anche solo con acqua tiepida. Possono bastare pure semplici spugnature d’acqua non fredda.
Il bimbo va asciugato con spugne morbide in fibre naturali; l’ideale sarebbe asciugarlo con teli di lino e nell’assorbire l’acqua la pelle del piccolo non deve essere sfregata ma solo tamponando delicatamente.
La pelle va debitamente idratata, potrete farlo applicando una buona crema idratante o un olio naturale e senza conservanti, coloranti o profumazioni aggiunte.
Fate si che la pelle venga dissetata anche dall’interno, ovvero che il corpo goda del giusto apporto di liquidi: durante la stagione calda i bambini devono essere invitati spesso a bere. La bevanda più indicata per dissetare i piccoli è l’acqua, la migliore acqua è quella liscia.
Curate le unghie dei vostri bambini! Se le unghiette sono sempre ben tagliate e arrotondate i piccoli, pur sfregandosi, non dovrebbero graffiarsi o quanto meno si graffieranno in maniera poco profonda.
4. Come si curar la sudamina?
Qualunque medicina o rimedio naturale non può curare la sudamina o meglio non può impedire in toto una sua futura ricomparsa. Ci sono farmaci e rimedi naturali che curano efficacemente i sintomi della patologia, per essa resta, però, essenziale la prevenzione.
Rimedi farmacologici:
quando il disturbo è serio, esteso e oltremodo fastidioso il medico può consigliare l’utilizzo di un antistaminico o di una crema a base di cortisone per sedare il prurito e limitare l’infiammazione. Il ricorso all’uno e all’altro presidio farmacologico è considerato come extrema ratio e va compiuto solo previa valutazione medica.
In passato si ricorreva frequentemente alle polveri aspersorie a base di mentolo (borotalco mentolato). Di fatto tali polveri alleviano il prurito, ma il sollievo e solo momentaneo ed è persino illusorio poiché le polveri possono ulteriormente ostruire i dotti sudoriferi e peggiorare la malattia.
Rimedi naturali:
è possibile utilizzare amido di riso o di mais , in commercio se ne trovano confezioni in granuli o in polveri che sciolte nel bagnetto sortiscono un naturale effetto emolliente e rinfrescante.
In alternativa agli amidi, nell’acqua del bagnetto è possibile sciogliere un cucchiaio di bicarbonato .
In commercio si trovano anche detergenti a base di amido, tuttavia l’amido puro è più eficace e più economico.
L’acqua dei lavaggi deve sempre essere tiepida, non calda e non fredda.
L’idratazione della pelle è essenziale, l’olio è naturalmente capace di conferire alla pelle una idratazione profonda e duratura. Tra i vari oli naturali quello di mandorle dolci è consigliabile anche in caso di sudamina essendo indicato per la cute secca e arrossata.
Quando scegliete un olio assicuratevi che sia privo di coloranti, profumi e conservanti.
Per prevenire come per curare la sudamina potrete affidare la pelle del vostro bambino ad una crema a base di ossido di zinco, l’ossido di zinco lenisce gli arrossamenti e ammorbidisce la cute curando persino le zone lievemente lesionate e screpolata.
5. Quando il bimbo ha la sudamina può andare al mare, giocare in spiaggia, prendere il bagno ed esporsi al sole?
La sudamina non impedisce al bambino di prendere il bagno, anzi il potere causticante dell’acqua di mare avvantaggerà il naturale processo di guarigione delle piccole ferite. È indispensabile, però, che il bimbo dopo il bagno in mare venga prontamente sciacquato con acqua dolce.
Attenzione invece alla sabbia: la pelle funge normalmente da barriera, protegge il corpo dalle aggressioni esterne. Se la cute è lesionata la sabbia potrebbe divenire veicolo di batteri e causa di fastidiose infezioni.
L’esposizione al sole va limitata se la pelle è sensibilmente arrossata.
In conclusione, se siete al mare e i bambini hanno manifestazioni cutanee da sudamina portateli pure in spiaggia ma usate creme ad alta protezione, dopo il bagno in mare lavateli con acqua dolce e metteteli all’ombra, ripetete l’applicazione della crema solare dopo il bagno e la doccia e se i piccoli hanno lesioni evitate il contatto con la sabbia.