Con l’arrivo dell’estate, puntualmente, arriva anche la tanto temuta “prova costume”.
Molte donne affrontano questo momento con timore, vivendolo con un’ansia alquanto eccessiva, tanto da ricorrere ai ripari con drastiche diete fai da te dell’ultima ora, che recano ulteriori danni all’organismo.
Un recente studio condotto da un’equipe di psicologi australiani ha dimostrato che la prova e la scelta del costume, ma anche di un qualsiasi abito, causano nelle donne una forte auto-oggettivazione, ossia il valutare il proprio corpo come un oggetto e non come una parte di sé.
La ricerca, condotta dalla psicologa Marika Tiggemann della Flinders University, in Australia, è stata svolta su un campione di circa 100 donne e suddivisa in 4 fasi:
– 1° immaginare di indossare un costume da bagno nel camerino di un negozio;
– 2° immaginare di indossare il costume da bagno e camminare su una spiaggia;
– 3° immaginare di indossare un jeans o una maglia in un camerino;
– 4° immaginare di indossare dei jeans o una maglia sulla spiaggia.
Dalle risposte delle partecipanti al progetto, pubblicato sulla rivista Live Science, è stata riscontrata un’eccessiva autocritica soprattutto nelle prime due fasi, ovvero quando si ipotizzava di indossare il costume da bagno, indipendentemente se si è da soli o in presenza di altri.
Le donne hanno infatti dimostrato maggiore agio nell’indossare jeans e maglie, capi più consoni a “coprire” eventuali imperfezioni del corpo.
La Tiggeman, coordinatrice della ricerca, ha affermato:
“Bisogna dire che l’ambiente del camerino di un negozio, con i suoi specchi e la sua illuminazione accecante, non aiuta. Se l’abito che si prova o, ancora di più, un costume da bagno non cade alla perfezione, sorge spontaneo trovarsi mille difetti. Non resta che evitare di specchiarsi troppo e, soprattutto, non prendersi troppo su serio. Anche perché i modelli proposti dalla pubblicità e dalle riviste patinate sono spesso frutto di sapienti ritocchi con photoshop piuttosto che un dono di madre natura”.
È molto importante sapersi apprezzare e piacersi, cercando di non eccedere nell’autocritica, ma provando a valorizzare i nostri difetti, sia fisici che caratteriali. Questo ci permetterà di vivere con maggiore leggerezza, stagione estiva compresa.