Un monomotore biplano russo, l’Antonov An-2, destinato al monitoraggio degli incendi boschivi, è scomparso da quattro giorni mentre sorvolava gli Urali, nella regione di Sverdlovsk.
A bordo c’erano una decina di persone (l’aereo può ospitarne dalle 6 alle 12), tutte – secondo il capo della polizia di Yekaterinburg – ubriache.
L’aereo, della compagnia privata Aviazov, è stato con molta probabilità rubato, o comunque preso senza autorizzazione, da un gruppo di amici che stava festeggiando qualcuno o qualcosa, nell’aerodromo di Serov.
Tra loro c’erano un anziano pilota, Khatib Kashatov, un guardiano dello scalo e quattro poliziotti: il capo della polizia stradale locale, Dmitry Ushakov, e tre suoi agenti.
Le loro auto, tre, sono state ritrovate vicino alla pista di atterraggio, ed i loro cellulari hanno smesso di rispondere. A bordo c’erano anche ragazze tra venti e trent’anni. A terra, sulla pista, c’erano bottiglie di superalcolici completamente vuote.
L’Antonov An-2 è decollato lunedì sera senza aver ricevuto l’autorizzazione da parte della torre di controllo e a dare l’allarme della sua scomparsa sono stati il co-pilota ed il suo meccanico, che, dopo una visita alla cittadina di Serov, giunti sulla pista non hanno trovato l’aereo. Il biplano è stato dichiarato disperso alle 8.30 di martedì 12 giugno.
Tuttora in corsa le ricerche del biplano. Sono stati mobilitati gli agenti della polizia di Sverlodsk, due aerei, un elicottero e uomini inviati dal Ministero dell’Interno.